L’Ordine francescano secolare deve essere uno, e uno solo

Decreto “senza possibilità di appello” di Benedetto XVI

Nella sede regionale di Cannara si è tenuta l’assemblea dei ministri, dei vice ministri e i maestri di formazione dell’Ordine francescano secolare. Ha presieduto l’incontro la ministra regionale Maria Blasucci Ciri, che ha presentato ai numerosi presenti il “governo” dell’Ofs uscito dal capitolo unitario di Rivotorto nell’ultimo fine settimana di giugno 2009 (Ridolfi, Turrioni, Peddis, Liotta, Palazzoni, Radicchi). È stato presentato il “progetto formativo” per i prossimi tre anni, elaborato sulle indicazioni di fra’ Massimo Reschiglian. Mediante il coordinamento di Luciano Liotta, esso costituirà materia di studio e di impegno per tutti i nuovi ministri che usciranno dalle fraternità, salite a 37 con l’avvento del processo unitario. Maria Blasucci ha poi letto e commentato alcuni stralci del decreto firmato dal card. Franc Rodè, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica. In esso è detto che “a causa dei perduranti equivoci e resistenze che si frappongono ancora alla piena unità dell’Ordine” Benedetto XVI “ha ritenuto di intervenire in maniera definitiva e inappellabile per porre fine a tale spiacevole situazione, che ha causato profondo disagio e sofferenza a tutti i francescani d’Italia e del mondo”. Pertanto, il Santo Padre ha deciso “in forma specifica, ovvero senza alcuna possibilità di ricorso” che i francescani secolari i quali “in Italia non abbiano ancora aderito all’unico Ofs, pur essendo già membri dello stesso in forza della loro professione [religiosa], devono aderire esplicitamente ad esso in forma individuale, entro il 29 novembre 2009. La mancata manifestazione di questa adesione sarà intesa – si precisa nel decreto – come una disobbedienza alla volontà espressa dai Romani Pontefici e comporterà ipso facto l’uscita dall’Ordine francescano secolare”. Circa le modalità per obbedire al severissimo per quanto esplicito decreto “si fa obbligo ai ministri generali e ai ministri provinciali del primo Ordine e del Terzo regolare, per virtù dell’altius moderamen ad essi affidato dalla Santa Sede, di vigilare e di collaborare con le legittime autorità dell’Ofs, affinché le disposizioni siano fedelmente adempiute”. In altre parole, l’unico ministro regionale che può presiedere i Capitoli elettivi e nominare i ministri delle fraternità è Maria Blasucci Ciri o un suo delegato del Consiglio regionale uscito dal capitolo di Rivotorto e presieduto dal ministro nazionale Giuseppe Failla. Intanto l’Umbria, patria del Poverello di Assisi, prosegue nel suo cammino di progettazione e formazione. È stata organizzata la gestione della sede di Cannara, nel palazzo che ospita il Tugurio dove Francesco andava a riposare, posta di fronte alla nuova sede del museo cittadino e alla chiesa del XIII-XIV secolo dedicata alla Sacre Stimmate del santo. È stato aperto il sito web www.ofsumbria.it, e si annunciano altre iniziative importanti come il Capitolo elettivo unitario dei Giovani francescani (Gifra) che si terrà al Colle dei Cappuccini di Foligno il 28 e 29 di novembre. Altre fraternità si accingono a costituirsi, come quella di Santa Maria degli Angeli e di Rivotorto. Nella mattinata l’assistente regionale fra’ Luigi Biscarini aveva illustrato la Parola di Dio nella formazione del laico francescano, sin dalla Genesi ai Vangeli e alle fonti francescane, fino a “scavare” nella Regola e nelle Costituzioni generali dell’Ofs. Quali atteggiamenti – ha chiesto – sono proficui alla sequela di San Francesco, ponendosi sinceramente davanti alla Parola di Dio “che parla agli uomini come ad amici”?

AUTORE: Aristide Radicchi