Lotta alla crisi dei diritti

Si è svolta a Terni la quarta edizione della manifestazione sul welfare “Strada Facendo”

A Terni si è svolta la quarta edizione di Strada Facendo; dopo Torino, Perugia e Cagliari, il gruppo Abele, Libera e Cnca, hanno scelto la città umbra per fare il punto sulle politiche sociali in Italia e discutere di un nuovo modello di welfare. Sono stati circa 700 gli iscritti ai sette gruppi di lavoro su welfare, diritto alla casa, immigrazione, sanità, carcere, giovani e lavoro, che ha prodotto la “Carta di Terni per un nuovo welfare”. Agli incontri, suddivisi in tre giornate si sono susseguiti più di 50 relatori. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha evidenziato l’orgoglio per la città di Terni di ospitare questa edizione di Strada Facendo: una città considerata accogliente e ospitale fin dai suoi cromosomi. L’assessore alle Politiche sociali della Regione Umbria Damiano Stufara ha sottolineato come la Regione nell’ultimo mandato abbia lavorato molto a favore delle politiche sociali: “Come Giunta vareremo un provvedimento da 4 milioni di euro, per aumentare le politiche a favore della società in un momento nel quale la precarietà del lavoro ha creato nuove forme di povertà e di disuguaglianza”. Interessante è stato l’intervento di don Luigi Ciotti: “quella che stiamo vivendo – spiega – non è solamente una crisi economica, ma anche politica, culturale ed etica, è la crisi dei diritti e delle prospettive. Noi tutti dobbiamo lavorare insieme, confrontarci, ascoltarci, non tacere e far splendere la giustizia. Abbiamo bisogno di un uomo di Stato che rispetti le leggi e non che crei decreti speciali per garantire la propria incolumità. Nell’ultimo periodo – continua – le persone da accogliere e aiutare sono raddoppiate; la scuola, l’istruzione, la casa e il lavoro, che sono i pilastri del vivere, vengono invece negati con i continui tagli che il Governo fa. Stiamo assistendo a speculazioni sulla paura della gente, per avere consensi e politiche come il pacchetto sicurezza, dove si è creato il reato di clandestinità; noi invece vogliamo politiche sociali che corrispondano al codice della nostra coscienza”. Don Giancarlo Perego, direttore generale Migrantes, si è soffermato sul concetto di sicurezza e sull’importanza del lavoro. “L’insicurezza viene da 8 milioni di persone povere, da un Paese che spreca il 40% dell’acqua, dal degrado, da un sistema sanitario che non funziona, dalla discriminazione razziale, dove i diritti sociali e politici rischiano di essere negati. La sicurezza chiede infatti un piano di riconoscimento dei diritti, tra cui quello del lavoro”. Nella prima giornata è intervenuto anche Pierluigi Bersani, segretario del Pd: “È necessario garantire soglie minime di redditi e salari, perché l’Italia è tra i Paesi peggiori per l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro. È indispensabile avere più equilibrio sociale, la precarietà del lavoro crea infatti razzismo e xenofobia”.

AUTORE: Benedetta Rinaldi