Mons. Pellegrino Tomaso Ronchi celebra il 50’di ordinazione sacerdotale

Gli auguri di Giovanni Paolo II

Il giorno 21 marzo prossimo il nostro vescovo mons. Pellegrino Tomaso Ronchi celebrerà il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, una data che, dopo quella della nascita, resta la più importante per ogni persona a cui viene conferita la pienezza del sacramento con l’ordinazione episcopale. Da pochi giorni inoltre mons. Pellegrino Tomaso Ronchi ha iniziato il suo tredicesimo anno di servizio episcopale nella nostra diocesi, servizio che sta portando avanti con ammirevole impegno attraverso la visita pastorale. Per l’occasione dell’anniversario il Santo Padre ha inviato a mons. Ronchi una lettera di auguri che riportiamo di seguito. Anche la redazione de La Voce, raccogliendo le espressioni di preghiera e i sentimenti di gratitudine del clero, dei religiosi, dei diaconi e di tutti i fedeli della diocesi, porge al Pastore i più sentiti ringraziamenti per il bene operato e i più sentiti auguri per il suo futuro ministero.”Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo” (Ps 116, 12- 14).Con queste parole, o certamente con il significato in esse contenuto, Venerabile Fratello, quando nel prossimo mese di marzo celebrerai il 50’anno della tua ordinazione sacerdotale, renderai il doveroso ringraziamento all’ amorevolissimo Dio per tutti i doni, dei quali la Sua infinita provvidenza ti ha colmato. Chiamato infatti dalla sua bontà alla sequela del Maestro divino, sei entrato nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e, conseguito il Sacerdozio, hai ricoperto diligentemente molti incarichi: tra gli altri, fosti professore di Diritto Canonico e missionario. Nell’ anno 1984, Noi stessi, riconoscendo i tuoi ben noti meriti, ti nominammo Vescovo dell’ antica Suburbicaria Sede di Porto-Santa Rufina e ti affidammo poi la diocesi di Città di Castello, che ora presiedi. Intraprendendo il delicatissimo ufficio di Pastore, ti adoperasti con tutte le forze per dispensare ai fedeli a te affidati i sacramenti della salvezza e per evangelizzarli e confermarli nella fede ricevuta perché sempre più crescessero nelle virtù cristiane e diventassero validi collaboratori nella diffusione della verità (cfr 3 Gv 8). Riteniamo che in questa occasione meritino una particolare menzione la tua fraterna comunione con i sacerdoti, che consideri i principali collaboratori; 1′ insonne zelo con cui hai visitato le comunità parrocchiali e per le quali hai promosso le sacre missioni e gli sforzi tuoi premurosi per favorire le vocazioni sacerdotali e religiose, per formare i giovani secondo gli insegnamenti del Vangelo, per provvedere al bene delle famiglie: per tutto questo noi ti rendiamo la meritata lode. Accogli pertanto per questo solenne evento della tua vita, Venerabile Fratello, i nostri cordiali auguri, che uniamo alle preghiere all’onnipotente Dio, dalla cui provvidenza siamo governati, perché, anche per 1′ intercessione della gloriosa Vergine Maria, sazi di beni i tuoi giorni (cfr Ps 103, 5 ) e ti sostenga con la grazia celeste. Di questi beni e della reciproca nostra carità sia messaggera e propiziatrice la Benedizione Apostolica, che a te, Venerabile Fratello, e per mezzo di te all’ amatissima comunità diocesana di Città di Castello da questa Sede del beato Pietro memori in Cristo impartiamo”.

AUTORE: Giovanni Paolo II