Notificazione del Vescovo sull’esercizio dell’esorcismo

Nei giorni scorsi il vescovo mons. Pellegrino Tomaso Ronchi ha inviato una notificazione a tutti i sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose della diocesi sull’esercizio dell’esorcismo nella nostra diocesi. Riportiamo di seguito il testo intero della Notificazione.’Carissimi, a distanza di alcuni anni da una mia analoga ‘notificazione’ intendo ritornare sull’argomento ‘esorcismi’ per ricordare ciò che già molto chiaramente ho allora espresso, anche per il fatto che nel frattempo si sono aggiunti nuovi sacerdoti ed è giusto che anche essi siano messi al corrente di queste disposizioni. Con una certa frequenza persone si rivolgono a me per sapere se in diocesi io abbia designato qualche sacerdote abilitato a compiere esorcismi. La mia risposta è sempre immancabilmente negativa, perché nessuno è autorizzato da me. Il Diritto Canonico stabilisce: ‘Nessuno può proferire esorcismi sugli ossessi, se non ha ottenuto dall’ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. L’Ordinario conceda tale licenza solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita’. (can. 1172). Come appare subito evidente, l’esorcismo è riservato esclusivamente ai casi di possessione diabolica sufficentemente accertati; tali casi sono i più gravi, ma anche i più rari. Compito fondamentale della Chiesa (vescovi e sacerdoti), è di discernere, con grande attenzione e saggezza pastorale, la realtà dell’azione di satana da fenomeni di altro genere e riconoscere volta per volta i casi che rientrano in essa. Può infatti accadere, specie in un ambiente così fortemente caratterizzato dal prevalere di forme di pensiero magico, occultista e superstizioso, che una persona afflitta da psicopatologie più o meno gravi ritenga di essere vittima di influssi o addirittura di possessione satanica, senza che ve ne sia un reale motivo, ma solo per un fenomeno di suggestione (cfr. il Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1673). Il rituale degli esorcismi invita i pastori alla masisma prudenza nel distinguere ‘rettamente i casi di assalti diabolici da una certa credulità per cui anche dei fedeli ritengono di essere oggetto di maleficio, di mala sorte o di maledizione, che sarebbero inferte da altri al di sopra di loro. Non neghi loro l’aiuto spirituale ma in nessun modo compia esorcismi, dica piuttosto alcune preghiere con loro, affinché trovino la pace con Dio’ (Rituale n. 15). Cari sacerdoti, chiedo espressamente che nessuno di voi, con formule, invocazioni, unzioni o rituali improvvisati o arbitrari, si presti ad essere frainteso dalle persone sopra indicate nelle quali, involontariamente, si potrebbero favorire forme di superstizione o simili e poi alla fine ingenerare delusioni. Assieme ad altri vescovi di diocesi umbre anch’io, fin dal 14 marzo 1998, ho designato come unico ‘esorcista’ per la nostra diocesi il padre Domenico Cancian, dei Figli dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Todi). Egli è anche professore di psicologia presso l’Ita di Assisi. Il parroco consegni alla persona interessata una nota di presentazione per il padre Cancian. Per eventuali difficoltà un sacerdote potrà sempre mettersi in contatto con me o con il Vicario generale. Certo che vi atterrete a quanto sopra esposto, vi ringrazio e vi benedico tutti.

AUTORE: 'Pellegrino Tomaso Ronchi