Omaggio a don Francesco Spingola con concerto e messa

Il 5 novembre del 2020, dopo una dolorosa malattia, ci lasciava Monsignor Francesco Spingola, sacerdote e musicista di altissimo profilo, che ha tracciato segni indelebili nella cultura della musica sacra nazionale e internazionale.

Dalla natia Calabria dove era iniziato il suo cammino religioso, educativo e artistico, don Francesco è approdato a Perugia nel 1970 ottenendo anche in Umbria il riconoscimento della sua grandezza di pastore e maestro nella vita e nell’arte.

La sua fede cristallina e potente ha consegnato orientamenti sicuri ai tanti suoi allievi del seminario di Cassano all’Ionio, dove ha esercitato l’insegnamento dopo l’ordinazione sacerdotale ricevuta nel 1955.

A testimonianza di quel periodo assume uno speciale significato il documento (scritto in parte a mano e in parte con una vecchia macchina da scrivere) nel quale il giovane don Francesco aveva fissato i suoi pensieri sulla Via Crucis con una straordinaria intensità. Nella fase terminale della sua malattia, don Francesco mi consegnò questo materiale ben conoscendo il mio immenso amore per Gesù e la mia particolare devozione per il venerdì santo.

I pensieri contenuti in tale lavoro di riflessione presentano anche risvolti di intima tensione emotiva legata sia al ministero religioso, sia alla quotidianità della condizione umana. La via della Croce è la strada che percorrono ogni giorno quanti si trovano nel dolore, troppo spesso vittime dell’indifferenza generata dall’egoismo, ed è al tempo stesso un cammino interiore, fra travaglio e ristoro, che conduce alla comprensione del senso più profondo del messaggio cristiano e cioè che non c’è estasi senza agonia e non c’è resurrezione senza morte.

Della lunga esperienza sacerdotale di don Francesco resta vivo il ricordo della voce chiara e sicura con cui spiegava il Vangelo nel corso della Messa: una voce densa di autenticità e sempre attenta a coinvolgere l’uditorio nella sua totalità, perché la fede è una tensione verso il bene che ci rende fratelli e necessita di essere testimoniata nell’amore per la verità.

Monsignor Spingola è stato maestro in ogni fibra dell’essere e il proprio eccelso talento musicale ha sempre sostenuto la sua intenzionalità educativa e pastorale.

Diplomatosi al Conservatorio di Bari sotto la guida del maestro Nino Rota, ha coniugato, attraverso l’esercizio e l’insegnamento del canto corale, le proprie vocazioni sacerdotale e artistica fondando un coro polifonico nella diocesi di Cassano all’Ionio e conferendo nuova e vivace linfa al canto gregoriano.

Il coro “San Faustino” e l’Istituto “Frescobaldi”

Lasciata la Calabria per motivi familiari, a Perugia ha ricominciato con umiltà, determinazione e pazienza a tessere la tela dell’arte musicale coristica gettando le basi per la fondazione di un nuovo coro con i bambini e i ragazzi del quartiere in cui don Francesco esercitava il proprio magistero pastorale. Si è andato così formando il coro polifonico San Faustino destinato nel tempo a esibirsi in varie località dell’Italia, dell’Europa e degli Stati Uniti d’America, senza mai dismettere il proprio abito di accompagnamento alla liturgia e agli eventi religiosi del mondo cristiano.

Dal 5 novembre scorso, in occasione del terzo anniversario della scomparsa di don Francesco, il coro polifonico San Faustino ha assunto anche il nome del suo fondatore e storico direttore.

Inoltre monsignor Spingola è stato impegnato nella direzione dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra “Girolamo Frescobaldi” succedendo a monsignor Pietro Squartini che aveva avviato l’attività dello stesso Istituto, da lui diretto fino alla morte.

zona absidale della chiesa con pareti chiare, quadro sul fondo e altri quadri ai lati. In basso un organo e due pianoforti.
L’Auditorium Marianum dell’Istituto Frescobaldi

Spingola: la musica come elevazione spirituale

Nel corso della sua lunghissima esperienza direttiva, il maestro Spigola ha investito copiose energie per sensibilizzare genitori, scuole, e soprattutto giovani e giovanissimi sull’importanza della musica come mezzo di elevazione spirituale, formazione culturale e disciplina interiore.

I corsi generali e di strumento presso l’Istituto “Frescobaldi” sono andati così via via aumentando facendo della scuola musicale diocesana un importante riferimento culturale e artistico per la città di Perugia, anche per le frequenti iniziative di eventi musicali con la partecipazione di grandi artisti di ogni parte del mondo.

Enorme è l’eredità che don Francesco ha lasciato attraverso le numerosissime composizioni musicali e le preziose pubblicazioni di carattere storico, linguistico, letterario e antropologico, alcune delle quali realizzate per l’istituto “Frescobaldi”, come, ad esempio, la rivista di musicologia Studi e documentazioni e il testo Organi e Organari dell’Umbria: opere che testimoniano il valore riconosciuto da don Francesco alla memoria come strumento d’elezione in campo educativo.

Fra i molteplici aspetti della versatilità artistica, tanto musicale che letteraria, di don Francesco non può essere taciuto l’interesse antropologico e linguistico del maestro per il lessico e le tradizioni della sua terra natale. Interesse che ha prodotto opere di grande spessore e assoluta originalità dalle quali si evince facilmente lo stretto legame che tiene insieme i luoghi, le parole e la musica.

Opere di mons. Spingola

Don Francesco, infatti, oltre ad aver scritto un  dizionario del dialetto di Verbicaro (suo paese d’origine in provincia di Cosenza) ha dato alla luce due raccolte poetiche, sempre scritte nel dialetto della sua terra, di grande valore antropologico e letterario: Quisquilie e Ninne Nanne Jocarieddhi Canzuneddi e Prighieri ‘i Vruvicaru (di quest’ultimo lavoro è doveroso evidenziare anche la trascrizione musicale riportata dall’autore con arte non comune).

Di assoluto rilievo antropologico è infine quella che può essere considerata una sorta di “summa” in questo ambito di lavoro artistico: la fedele trascrizione di parole e musica dei Canti della tradizione religiosa di Verbicaro.

Si può dunque parlare, senza tema di smentita, di un uomo straordinario e di un artista al tempo stesso peculiare e universale per la specificità e la vastità dei suoi interessi e dei suoi talenti, serviti, nell’arco di tutta una vita, con costanti dedizione e impegno, anche nei momenti difficili dei lutti familiari e della malattia.

Iniziativa per ricordare don Spingola

Il prossimo 21 gennaio 2024 alle ore 18 presso l’Auditorium Marianum sito al numero 184 di Corso Cavour a Perugia, sarà celebrata da don Francesco Verzini una Santa Messa solenne in memoria di monsignor Francesco Spingola.

Durante la celebrazione liturgica, saranno eseguiti, in omaggio al maestro, canti scritti da don Francesco dal Coro Polifonico San Faustino Francesco Spingola diretto dal maestro Daniele Lupo.

Al termine della Messa sarà donato ai presenti che lo desiderino il libro di Leonardo Alario Monsignor Francesco Spingola una vita piena di Fede, Amore e Musica per volontà del fratello Emanuele che è autore dell’introduzione al testo, in cui viene delineato un commuovente profilo umano del compianto don Francesco Spingola che è sempre nel cuore di quanti lo hanno conosciuto e amato.
Antonella Ubaldi

LASCIA UN COMMENTO