Ora l’Arcobaleno è più smagliante che mai

SAN GIUSTINO. Ristrutturato l’asilo nido fondato dal beato Liviero

Ha quasi novant’anni ma, anche grazie al restyling da poco effettuato, non ne dimostra nemmeno uno. Stiamo parlando dell’asilo nido “L’Arcobaleno” di San Giustino che, ristrutturato e rinnovato al suo interno, è stato presentato nella sua nuova veste lo scorso sabato 22 maggio. Presente anche l’Amministrazione pubblica (collaboratrice da anni con la locale confraternita per la gestione di questa scuola), rappresentata dall’assessore alle Politiche sociali Massimiliano Manfroni e dal sindaco Fabio Buschi, che ha espresso la sua soddisfazione per le migliorie apportate a questa struttura, ampliando così ed ottimizzando il servizio offerto dalla scuola dell’infanzia locale. “Questa struttura, con circa venti dipendenti tra insegnanti qualificati, cuochi e gestori, è capace di accogliere più di trenta bambini per l’asilo nido e dallo scorso anno ha una sessantina di iscritti alla scuola materna” ci dice Sergio Puletti, presidente del Sicomoro Altotevere, cooperativa sociale che nel nostro territorio si occupa della scuola materna di Trestina e della “Ludoteca” presso il centro ricreativo “Il Piccolo Principe” in via XI Settembre a Città di Castello; il Sicomoro gestisce inoltre un servizio di babysitteraggio a domicilio nell’Alta Valtiberina. Andando a spolverare nella storia si scopre inoltre che l’asilo di San Giustino è stato creato negli anni Venti sotto l’impulso del vescovo beato Carlo Liviero in collaborazione con le Piccole Ancelle del Sacro Cuore e la parrocchia, per offrire uno spazio di accoglienza ai bambini delle madri che lavoravano presso il locale Consorzio del tabacco, in quanto non era mai esistito e sarebbe mancato per molti anni a venire un servizio pubblico di tal genere. Alle Piccole Ancelle subentrarono in seguito nella gestione le Oblate di Maria Santissima della Fiducia, che ampliarono la struttura con l’ausilio della popolazione. Oggi proprietaria della scuola è la confraternita Maria Santissima del Carmine e della Misericordia, che fa capo alla parrocchia di San Giustino, presente all’incontro con la rappresentanza del parroco solidale don Samuele Biondini, che in merito alla presentazione dei locali rinnovati ha affermato: “Questo è un progetto pastorale per venire incontro alle esigenze della famiglia di oggi, dove spesso lavorano entrambi i genitori alcuni dei quali anche separati”. E ha continuato: “Siamo soddisfatti della ristrutturazione e dei lavori effettuati, ma ancora di più delle persone che lavorano e rendono possibile la fruizione di questo servizio”. Il parroco, parlando infine della cooperativa Sicomoro, ha ricordato quanto l’apporto di quest’ultima sia stato fondamentale per poter soddisfare a tutti i parametri che la legge prevede.

AUTORE: Francesco Orlandini