Parrocchie che educhino alla carità

Si è appena concluso il Convegno nazionale delle Caritas diocesane, sul tema “Educati alla carità nella verità. Animare parrocchie e territori attraverso l’accompagnamento educativo”. I dati emersi

“Educati alla carità nella verità. Animare parrocchie e territori attraverso l’accompagnamento educativo” era il tema del 34° convegno nazionale delle Caritas diocesane, tenutosi dal 26 al 29 aprile a San Benedetto del Tronto (Ap). Vi hanno partecipato oltre 600 direttori e operatori da 220 Caritas diocesane di tutta Italia. Ridurre i consumi voluttuari. Un invito a promuovere l’accesso al credito e la microfinanza, la sobrietà e gli stili di vita, “senza timore di ridurre i consumi voluttuari, perché la minor spesa, in qualche campo di non primaria necessità, può essere ben compensata da maggiori investimenti per esigenze più necessarie a difesa dell’occupazione”: lo ha rivolto mons. Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute, e presidente di Caritas italiana, nella sua prolusione in apertura di convegno. Mons. Merisi ha toccato vari temi, tra i quali la crisi economica, le iniziative per l’Anno europeo della lotta alla povertà, il volontariato, l’educazione alla pace, alla mondialità, all’intercultura, la Chiesa e il Mezzogiorno, l’immigrazione. Migramed Forum 2010. Il tema dell’immigrazione, ad esempio, può essere collocato, secondo il Vescovo, “nell’impegno educativo per le giovani generazioni” perché “parlare di rapporto corretto con i fenomeni dell’immigrazione, dei rifugiati e dei richiedenti asilo significa parlare di accoglienza e di legalità, di integrazione, di diritti e doveri, da tutti rispettati e attuati”. Perciò, in sintonia con Caritas Europa e Caritas internationalis, mons. Merisi ha annunciato la nuova iniziativa promossa da Caritas italiana, il Migramed Forum 2010, che coinvolgerà anche i rappresentanti delle Caritas dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Si svolgerà a Trapani dal 16 al 18 giugno prossimi. Non appropriarsi delle emergenze. Sul fronte “emergenze” sono stati tanti “i banchi di prova” in cui Caritas si è trovata ad intervenire: Abruzzo, Sicilia (Messina-San Fratello), Calabria (Maierato), Haiti, Cile. Il presidente di Caritas italiana ha denunciato “la tentazione di appropriarsi dell’emergenza, pur motivata dalle più nobili intenzioni verso le persone coinvolte”, con “il rischio concreto di lasciare il deserto dietro di sé”. L’aiuto non è un optional. “La relazione di aiuto rappresenta un’attenzione essenziale della vita cristiana e della vita delle parrocchie; non è un optional da collocare a lato di annuncio e celebrazione, perché l’appello dei poveri rappresenta l’antidoto essenziale contro ogni forma di narcisismo dell’annuncio e della celebrazione”. Lo ha detto mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare di Milano e presidente del Comitato per gli studi superiori di teologia e di scienze religiose. La “defezione” dei giovani adulti. Si è inoltre parlato di volontariato giovanile, della crisi economica e della proposta di nuovi modelli di sviluppo; dell’immigrazione e dei processi di integrazione e cittadinanza. Ne è emerso che il volontariato italiano dal 1996 al 2006 è cresciuto del 14,9% (4 milioni e 400 mila nel 2006) ma c’è stata una “defezione” dei giovani adulti. Le fasce d’età più rappresentate sono infatti quelle dei pensionati (uno su 4), degli adulti e dei minorenni. Si tratta di dati rilevati tramite una ricerca sul volontariato giovanile nel contesto delle Caritas diocesane, a cura di Marco Livia, direttore dell’Iref (l’Istituto ricerche educative e formative delle Acli) e Francesco Pierpaoli, responsabile della Pastorale giovanile delle Marche. I percorsi attraverso cui i giovani volontari si avvicinano alla Caritas sono molteplici: la scuola, l’università, gli organi di stampa (soprattutto la free press), la parrocchia, il passaparola. Patrizia Caiffa “POVERTÀ ZERO” Un kit multimediale per educare alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale. L’iniziativa – nata nell’ambito della campagna di Caritas Europa “Zero Poverty” – viene portata avanti a livello nazionale da tutte le Caritas europee, ed è stata indetta per l’Anno europeo di lotta alla povertà; è stata presentata al 34° convegno delle Caritas diocesane. Il kit è composto di un testo di 80 pagine rivolto ai ragazzi e ai giovani, una guida per gli educatori, i docenti e i formatori e un dvd con percorsi, materiali documenti e suggestioni per progettare interventi educativi nella scuola, nelle comunità parrocchiali, nelle associazioni. Sono presenti anche i Rapporti sulla povertà e l’esclusione sociale, e un test sull’esclusione sociale realizzato dalla Caritas di Zurigo.