‘Passaggio di consegne’ alla basilica di Canoscio

Il Vescovo presenta il nuovo rettore e vicerettore. Li affiancheranno don Cesare e don Magio

Domenica 25 giugno si sono insediati ufficialmente presso la basilica minore di Canoscio e la sottostante pieve i Francescani dell’Immacolata con una messa solenne presieduta dal vescovo mons. Pellegrino Tomaso Ronchi e concelebrata dai sacerdoti della diocesi tifernate. Ai numerosi fedeli che hanno partecipato alla cerimonia dapprima è stato letto il decreto con cui il Vescovo ha nominato i nuovi responsabili del santuario mariano e della parrocchia dedicata ai santi Cosma e Damiano: il rettore padre Avemaria (Riccardo), di origini trentine, e il vicerettore padre Giampio (Gianluca), di provenienza ferrarese. Completano la comunità altri due religiosi: il diacono don Pietro e fr. Louis Maximiliam. Successivamente mons. Ronchi nell’omelia, ha parlato di ‘intima gioia nel celebrare l’eucarestia qui a Canoscio, che rimane sempre il ‘mio’ santuario, cuore di fede mariana nella Valtiberina, immerso in una particolare atmosfera di silenzio, luogo incessante di devoto pellegrinaggio’. Con le parole di Giovanni Paolo II il Vescovo ha illustrato ‘l’intimo legame tra l’eucarestia e la devozione mariana, in quanto la maternità di Maria è vissuta dal popolo cristiano, sia orientale sia occidentale, nell’eucarestia’. ‘Mi sento poi in dovere di ringraziare – ha detto mons. Ronchi – chi per tanti anni ha servito con passione questo tempio dedicato al Transito di Maria. Ringrazio quindi don Cesare, che per tredici anni ne è stato rettore e animatore instancabile di varie attività che hanno incoraggiato e sostenuto il culto e la devozione del luogo, e ringrazio anche il caro don Magio, vissuto all’ombra del santuario per ben trent’anni, con umiltà al servizio della sua ‘Madonnina’, accogliendo i pellegrini e raccontando la storia della venerata immagine’. Un ringraziamento è stato rivolto anche a don Giorgio che, pur per un breve periodo, ha collaborato con i due anziani sacerdoti. Ha sottolineato il vescovo: ‘Guidare la parrocchia di Canoscio non è facile, anche per il fatto di essere una zona molto abitata: secondo l’ultimo ensimento ci sono ben 849 persone e 246 famiglie. Don Cesare e don Magio con l’avanzare degli anni hanno più volte chiesto aiuto: quello di oggi non è un commiato, perché ancora credo che siano disposti a servire il santuario assieme ai francescani’. ‘Il mio augurio – ha concluso il Vescovo rivolto ai frati – è che vi possiate inserire nel tessuto pastorale nel più breve tempo possibile, partecipando alle riunioni del clero e a tutte le altre attività’. Al termine della messa, don Cesare ha salutato i fratelli, i nipoti, i parenti e tutti i fedeli ringraziandoli per l’affetto dimostrato sempre nei suoi confronti. Ha ripercorso brevemente il suo servizio sacerdotale, i risultati raggiunti e quelli che purtroppo non sono arrivati. Poi ha dato il suo personale benvenuto ai francescani, ai quali, usando una metafora calcistica, ‘passa la fascia da capitano, pur rimanendo in panchina per continuare a servire il tempio dove si conserva e si venera l’immagine di Maria dormiente’.

AUTORE: Saverio Freddi