Profetessa in patria

Lippiano dedica un libro e una targa a Pia Tavernelli

Nemo propheta in patria: a più d’uno sarà forse venuto in mente questo motto evangelico, domenica 20 luglio, partecipando a Lippiano alla giornata in memoria di Pia Tavernelli, fondatrice dell’istituto secolare delle Spigolatrici della Chiesa. Spogliato della valenza negativa di cui è via via caricato, tale motto si attaglia infatti perfettamente all’esperienza di vita di questa donna che, giunta giovanissima a Lippiano dalla natia Citerna, ha fondato un’opera che ha travalicato i confini nazionali, restando però la sua esistenza semisconosciuta sia nel piccolo paese teatro delle sue azioni, sia in tutto il Comune di Monte Santa Maria Tiberina, di cui Lippiano è l’estrema propaggine sul confine toscano. Occasione della giornata è stata la presentazione di un’agile biografia della ‘signorina Pia’ (così è chiamata dalle sue Spigolatrici): Pia Tavernelli. ‘Mi ero innamorata di Gesù’, scritta da Fabio Vignini sotto lo stimolo del padre Romano, partito decenni or sono per la Romagna ma tutt’ora legatissimo al suo paese natale. Le dense pagine della biografia permettono di ripercorrere la vicenda umana e spirituale di questa donna che ebbe l’intuizione di una consacrazione secolare nel mondo quando ancora (nel 1936) nessuno osava ancora parlare di certi argomenti. La giornata ha avuto inizio con una messa celebrata dal parroco di Lippiano, don Domenico Pieracci, proprio nella chiesa la cui costruzione fu fortemente voluta da Pia. Al termine della celebrazione, il sindaco di Monte S. Maria Tiberina, Romano Alunno, ha espresso il suo apprezzamento per la figura di questa fondatrice dei nostri giorni, auspicando che il suo esempio non venga dimenticato. È seguito lo scoprimento di una targa in memoria della ‘signorina Pia’ all’esterno della casa in cui visse e che può quindi considerarsi a tutti gli effetti come la casa madre dell’istituto. Istituto che oggi, come ha ricordato la vice-responsabile Elda Geremicca, conta circa 120 membri distribuite in decine di case non solo in Europa ma pure in America latina ed Asia. Segno che il minuscolo seme gettato decenni fa a Lippiano è stato evangelicamente capace di portare buoni frutti. La giornata si è conclusa con un pranzo comunitario offerto dal Centro tradizioni popolari di Lippiano, guidato dal presidente Gino Ricci.

AUTORE: Moreno Migliorati