Proposte Caritas: aiutiamo il Molise e visitiamo le case di riposo

Avvento / Prosegue la raccolta di offerte per i molisani che ha raggiunto finora 10.841 euro

Quattro settimane, fino al 25 dicembre. E’ il tempo dell’attesa, dei preparativi. E’ l’attesa di un figlio e, come può succedere in questi casi, ciò può creare qualche scompiglio, mandare all’aria i progetti e le idee di una giovane coppia. Come ogni grande sorpresa che ci investe, non ci sentiremo mai pronti, mai adeguati. E’ quasi naturale parlare di turbamento, di paura. Nessuno ci ha mai preparato all’imprevedibile e attendere un figlio è una scommessa sul futuro, confidare in un dono, dare credito a qualcuno e mettere a servizio la vita. Tanto più che, in questo caso, non si tratta di attendere un figlio qualsiasi, ma il Figlio stesso di Dio che “venne tra la sua gente”. E proprio questo versetto evangelico (“Venne tra la sua gente”) è lo slogan che la Caritas italiana ha scelto quale filo conduttore per l’Avvento 2002, proprio perché siamo tutti noi la “gente di Gesù”, il luogo dove Dio sceglie di camminare, condividere, nascere, morire, gioire e soffrire. Tra la gente Cristo sceglie di vivere un’esistenza normale, giorno per giorno, per ben tre dei trentatré anni della sua vita. Però ci racconta il vangelo, per lui e per i suoi genitori “non c’era posto per loro nell’albergo”: Gesù condivide il nostro quotidiano, ma anche l’emergenza che può colpire ciascuno di noi, ma spesso si accanisce su chi vive la propria esistenza con più fatica. E’ proprio un’ottica particolare a questi ultimi che la Caritas diocesana propone di vivere al prossimo periodo di Avvento. Il tutto con due obiettivi. Il primo riguarda ancora il sostegno agli abitanti del Molise alle prese con gravi problemi del dopo terremoto. Per loro sarà indubbiamente un Natale diverso e in qualche modo da inventare per poter vivere il calore tipico delle nostre tradizioni natalizie. Buona è stata la risposta della nostra gente rispetto alle offerte raccolte nel mese di novembre (il totale delle offerte fin qui raccolte è pari a 10. 841 euro). Offrire ancora un contributo economico, vuole avere il sapore della vicinanza oltre che un sostegno materiale. Il secondo obiettivo, riguarda la ripresa di un impegno concreto riguardante principalmente l’istituto della Muzi Betti e delle varie case di riposo presenti in diocesi. Un impegno concreto che passa attraverso una visita periodica, perché è importante la situazione sanitaria, strutturale e alimentare, ma sono ugualmente importanti momenti di vicinanza umana che facciano sentire meglio l’essere persone umane, oltre il senso della solitudine, il ripiegamento su se stessi che può far sentire la morte prima del tempo. Vivendo questi atteggiamenti, sarà vero Avvento e sarà vero Natale.