Provvedimenti devastanti per l’economia regionale

Tabacco: si auspica che Bruxelles receda dalla strada intrapresa

L’appuntamento è alla sede della Commissione Europea a Bruxelles per il prossimo 19 novembre. Là si parlerà di Ocm, la legge comunitaria che regola la coltivazione e la produzione del tabacco. Mentre la Cee sta portando avanti una campagna antifumo scoraggiando e disincentivando la produzione del tabacco, ci sono nazioni quali l’Italia, la Grecia e la Spagna, e regioni italiane, come il Veneto, la Campania e l’Umbria particolarmente preoccupate dei provvedimenti che rischiano di essere devastanti per l’economia legata alla produzione del tabacco. Negli ultimi tempi, molti si sono impegnati per far recedere Bruxelles dalla strada intrapresa. Anche in Alta Valle del Tevere si sono mossi politici, sindacalisti e, da ultimo, gli industriali e gli artigiani che hanno creato un comitato per la difesa dell’indotto del tabacco. Nelle nostre zone ci sono aziende che hanno legato fortemente la propria attività al settore del tabacco raggiungendo lusinghieri successi. L’attuale proposta di modifica dell’Ocm del tabacco – si legge in una nota – costituisce un duro colpo per le prospettive immediate di mercato e per i programmi di sviluppo e di rientro degli investimenti fatti. Infatti l’attività di queste aziende, che impiegano numerosi operai, si basa soprattutto sulla progettualità dei coltivatori e dei trasformatori del tabacco. L’incertezza del futuro, così come paventata da Bruxelles, provoca l’immediato blocco degli investimenti. Il comitato afferma che potrebbero venire a mancare le condizioni per la sussistenza di tutte le attività legate alla produzione del tabacco, contesta la modifica del sistema delle quote comunitarie che, anziché risolvere il problema del fumo (il tabacco verrebbe comunque prodotto nei paesi extra europei), metterebbe in ginocchio molte economie regionali, tra cui la nostra. Gli industriali e gli artigiani vogliono difendere la loro attività legittimata sia sul piano economico sia per il livello tecnologico, il fatturato, il numero di addetti e la valenza d’indotto raggiunti.

AUTORE: F.M.