Rituffiamoci nel Vangelo!

Bastia Umbra. Intervista al vescovo mons. Sorrentino in visita pastorale

La Visita pastorale a Bastia Umbra è iniziata. Grande partecipazione da parte della gente alla celebrazione liturgica di domenica 20 novembre, presieduta dal vescovo mons. Sorrentino, che abbiamo intervistato. Come è stato accolto dalla comunità bastiola? “Molto bene. La visita ha avuto un interessante preludio in agosto, quando ho potuto visitare circa 200 famiglie di anziani ed ammalati. Un altro numero di famiglie saranno incontrate in questa fase della Visita. Un primo bilancio: questo immergermi nelle realtà vive delle famiglie toccate dalla sofferenza mi ha dato la possibilità di conoscere da vicino il cuore di questo popolo. Si è creata subito un’intesa che ha fatto superare – almeno negli animi più aperti – qualche momento di sofferenza che si determinò al momento del cambiamento dei sacerdoti. Una comunità cristiana si riconosce dalla sua capacità di comunione. Il Vescovo non è un burocrate, è il Pastore: rappresenta Gesù. Questo il popolo credente di Bastia lo sa, e lo sta vivendo, dandomi grande consolazione”. Quale il messaggio intende lasciare alla città? “La Visita è innanzitutto un momento di evangelizzazione. È l’ora di un cristianesimo che abbandoni la mediocrità e la routine, per rituffarsi nella freschezza delle origini. Anche a Bastia ripresento l’immagine ideale della prima comunità cristiana, descritta dagli Atti degli apostoli. Una comunità dove si sentiva fortemente la presenza di Cristo risorto, e questo determinava anche nuovi rapporti fraterni, al punto da generare una vera condivisione di vita, persino sul piano economico. Mi preme dare a Bastia un segnale di speranza, la speranza che sia possibile, anche nelle difficoltà del tempo odierno, scegliere il Vangelo e dare un tono nuovo alla vita cristiana personale e comunitaria. C’è posto e impegno per tutti. Occorre riprendere entusiasmo, comunione, apertura di carità, slancio missionario. I giovani sono il futuro della società. Secondo lei, quale insegnamento di vita potrà loro giovare? “Bastia è un vivaio di giovani. La loro condizione è simile a quella di tanti altri, dentro le sfide dell’attuale momento storico, tra crisi economica e crisi di valori. Sono convinto che, con un impegno più appassionato, la comunità cristiana sia capace di intercettare anche le esigenze dei giovani. In fondo, altro non cercano che la gioia di vivere. Cristo, e solo lui, è in grado di assicurarla. Occorre tuttavia saperlo presentare, mostrando come l’incontro con lui dà senso pieno a tutti gli aspetti della vita e aiuta ad affrontare con coraggio le difficoltà”. Forti attese futureIl Vescovo conclude con la parrocchia di S. Michele la visita alla Vicaria di Bastia, affrontando questo cammino pastorale con grande fiducia, come sottolineato dallo stesso: “Se Bastia si impegna in un grande rinnovamento di vita cristiana, costituirà anche una importante risorsa per il resto della comunità diocesana. Non a caso, ben tre settimane di Visita sono destinate a Bastia. Rifacciamo qui, in grande stile, come a Santa Maria degli Angeli, l’esperienza entusiasmante della Tenda del Risorto. Da questo forte impulso di preghiera, di ascolto della Parola, di comunione fraterna, potranno venire grandi cose”.

AUTORE: Ombretta Sonno