S. Cuore, sorgente di vita consacrata

Clero diocesano in pellegrinaggio con il Vescovo in Francia

Dal 2 al 5 giugno il vescovo Domenico Cancian, quindici preti delle varie zone della diocesi e tre diaconi permanenti si sono recati in pellegrinaggio in Francia. L’annuale gita di fraternità del clero diocesano è stata programmata ben prima che si conoscesse la volontà di Benedetto XVI di proclamare l’anno sacerdotale (dal 19 giugno 2009 allo stesso giorno del 2010) in occasione dei 150 anni della morte del santo Curato d’Ars, che diventerà patrono di tutti i sacerdoti del mondo. La diocesi ha anticipato così le iniziative per riflettere sulla figura e sul ministero del prete. Durante il pellegrinaggio i partecipanti sono stati guidati da alcune grandi figure di santi vissuti tra i secoli XVII e XIX. Tra essi san Claudio La Colombiere e santa Margherita Maria Alacoque: a Paray-le-Monyal diedero inizio a quella devozione al Sacro Cuore che lungo i secoli successivi produrrà una vasta fioritura di vita cristiana, incentrata sul culto eucaristico, la comunione riparatrice, i primi venerdì del mese, la consacrazione al Sacro Cuore sia delle persone come delle famiglie. Maria Paolina Jaricot, laica consacrata, diede invece notevole impulso alla costituzione dell’opera della propagazione della fede a sostegno dell’attività missionaria della Chiesa. San Giovanni Maria Vianney, il ‘santo curato d’Ars’, è il modesto curato di campagna che insegna la grandezza della misericordia di Dio. Benché assalito da molte prove e difficoltà, conserva sempre il proprio cuore radicato nell’amore di Dio e dei suoi fratelli: la sua unica preoccupazione è la salvezza delle anime. I suoi insegnamenti e le sue omelie parlano soprattutto della bontà e della misericordia di Dio. Si consuma d’amore davanti al Santissimo Sacramento, consacrandosi completamente a Dio, ai suoi parrocchiani, ai pellegrini.Anche la testimonianza dei martiri (da quelli lionesi del II secolo, tra cui sant’Ireneo, a quelli di Tibhirine del 1996) ha offerto motivi di riflessione. Non è mancato l’incontro con la Chiesa francese contemporanea: il 4 giugno il gruppo è stato ricevuto dal card. Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, che ha presentato le caratteristiche della grande diocesi francese, il piano pastorale per i prossimi tre anni e gli sforzi per vivere il dialogo ecumenico ed interreligioso. Sulla via del ritorno la piccola comitiva ha fatto sosta in Piemonte per visitare la Sacra di San Michele. Una tre-giorni di preghiera, riflessione, incontro e fraternità, che ha aperto nel migliore dei modi l’Anno sacerdotale in diocesi, favorendo anche l’incontro tra varie generazioni di preti, tutte chiamate a riflettere su come essere preti oggi, nella fedeltà a Dio Padre che chiama e alle comunità alle quali si è inviati come ministri.

AUTORE: Andrea Czortek