Santa Messa in carcere celebrata dall’arcivescovo Renato Boccardo

“Nessuno è estraneo al Natale”. Così l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo si è rivolto ai detenuti nella Messa di Natale celebrata nel carcere di Spoleto mercoledì 28 dicembre. Col Presule hanno concelebrato il cappellano monsignor Eugenio Bartoli e il direttore della Caritas diocesana don Edoardo Rossi. Erano presenti anche il direttore della struttura Chiara Pellegrini e il comandate del corpo di Polizia Penitenziaria, Marco Piersigilli.

L’ omelia dell’arcivescovo

“Gesù -ha proseguito l’arcivescovo nell’omelia- è venuto alla luce dalle tenebre per dirci che il bene è più forte del male. Tutti abbiamo desideri di bene, di pienezza e di bontà. Questi, però, devono fare anche i conti con l’inclinazione al male dell’uomo. Ma il Signore viene a mettere un germe di luce.

Tocca a noi, là dove siamo, anche a voi che vivete in carcere, prendersene cura e farlo crescere. Ciò richiede sacrificio, costanza e determinazione, ma abbiamo una grande certezza: Cristo viene per tutti, senza condizioni. Anche per voi, cari amici, con la vostra storia fatta di luci e di tante ombre”.

Al termine della Messa un detenuto, a nome di tutti gli altri, ha rivolto un saluto a monsignor Boccardo, e un altro ha consegnato al presule un quadro della Madonna col Bambino da lui dipinto. E l’arcivescovo ha ripreso la parola:

“È sempre difficile fare gli auguri di buone feste in questa casa dove state scontando la vostra pena e che vi tiene lontani dagli affetti delle persone care. Vi lascio un compito: provate a trovare il bene anche qui nel carcere, senza sognare quello che ancora non c’è. Non permettete che le tenebre abbiano il sopravvento, ricordate sempre che il bene è più forte del male: così anche le vostre giornate avranno un senso di pienezza.

Ricordate che non siete soli

Come Chiesa vi siamo vicini e ringrazio don Eugenio per il suo servizio di cappellano e la Caritas diocesana per i tanti gesti di prossimità. Quel poco che possiamo, lo facciamo davvero con il cuore. Ricordate -ha concluso- che non siete soli”.

Monsignor Boccardo si era già recato in carcere il 21 dicembre scorso, insieme a don Edoardo Rossi e ad alcuni volontari della Caritas, per consegnare personalmente, cella per cella, un dono di Natale preparato dalla Caritas per i detenuti.

L’impegno della Caritas di Spoleto-Norcia all’interno del carcere

All’interno del carcere di Spoleto la Caritas di Spoleto-Norcia, grazie alla sensibilità della direzione, ha avviato un centro di ascolto aperto due volte al mese per rendere più forti e solidali le relazioni fra i detenuti e le persone libere.

Accanto al dialogo, i volontari consegnano anche dei beni di prima necessità, frutto della solidarietà dei fedeli dell’Archidiocesi. Al 31 agosto di quest’anno, sono stati consegnati: duecentosettantanove prodotti per l’igiene personale; settantadue indumenti intimi; cinquantadue indumenti sportivi; ventisette paia di scarpe.

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