Scoprire l’Altotevere

Prende il via il progetto di valorizzazione delle sinergie tra servizi offerti dalle aree urbane e quelli dell'ambiente

‘Scoprire l’Altotevere’: progetto integrato territoriale che, dopo un anno dalla sua presentazione, avrà entro il 13 luglio la sottoscrizione del rogito notarile dell”associazione temporanea di scopo’. Un progetto di promozione dell’offerta turistica, proposto e portato avanti dalla Comunità montana dell’Alto Tevere umbro, che riguarda il territorio dei comuni di Città di Castello, Umbertide, Pietralunga, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina, Citerna, Montone e Lisciano Niccone. L’idea di fondo è quella di utilizzare le sinergie tra sistema di servizi offerto dalle aree urbane e quello offerto dalla qualità ambientale e paesaggistica del territorio circostante. Non senza considerare le risorse di pregio meno conosciute, quali prodotti eno-gastronomici, mestieri artigiani, strutture ricettive. A questo scopo sono stati studiati una serie di itinerari e percorsi, privilegiando particolari direttrici come quelle che si snodano lungo il Sentiero francescano, il Sentiero dei laghi, il Sentiero del Tevere e coinvolgendo numerosi siti di particolare interesse naturalistico e geologico. Vi saranno da parte dei Comuni interventi di ristrutturazione e riqualificazione funzionale di importanti edifici come di centri espositivi. Il tutto per offrire pacchetti di offerta turistica fruibili da individui, famiglie e piccoli gruppi che abbiano motivazioni sia naturalistico-ambientali sia storico-culturali. Il progetto include complessivamente interventi di privati e interventi pubblici per i quali sono stati già erogati finanziamenti di euro 1.900.514 a favore di 30 soggetti privati e di euro 1.400.000 per enti pubblici. Attraverso il Centro servizi verrà attivata una promozione integrata per altri 27 soggetti. Il presidente dell’ente comprensoriale Mauro Severini, in un incontro con la stampa, ha detto che questo costituisce il primo tassello di un’erogazione per stralci che consentirà investimenti pubblici e privati sul territorio per svariati milioni di euro. Ha messo anche in evidenza l’importanza di interazione tra i comuni del territorio e le realtà private che vi sono in essi; da qui il rischio presentato da una riforma che prevede di far uscire dalle Comunità montane i comuni con territori montani ma che non raggiungono un certo numero di abitanti.

AUTORE: Eleonora Rose