Tempi difficili per l’oro verde dell’Altotevere

Tabacco: diminuiscono le giornate di lavoro nella prima trasformazione

I piccoli semi della pianta del tabacco stanno già dormendo nei semenzai, in attesa che nasca la pianticella per essere messa a dimora nei campi. Ma oscure nubi si addensano sul futuro della coltura principe dell’Alto Tevere, quel tabacco da molti definito l’ “oro verde” della valle. La Consulta regionale per i Problemi sociali e il Lavoro della Conferenza episcopale umbra (Ceu), presieduta da mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni – Narni – Amelia, ha espresso a suo tempo viva preoccupazione per il rischio di perdita del posto di lavoro di migliaia di addetti al settore, interessati dal progetto di riforma dell’Organizzazione comune di Mercato del tabacco della Comunità europea. Essi, tra l’altro, essendo in gran parte stagionali, non potranno usufruire degli istituti sociali di sostegno al reddito. Le organizzazioni sindacali di settore, da parte loro, hanno recentemente posto l’accento sul crollo delle giornate di lavoro nel settore della prima trasformazione. Tutto il settore sconta anche una certa latitanza della politica locale, capace magari di celebrare il passato inaugurando Musei del tabacco (iniziativa in sé lodevole) ma non altrettanto di progettare il futuro pensando a possibili riconversioni colturali. Fatto sta che la situazione sta diventando sempre più grave e le iniziative si moltiplicano. L’ultima, in ordine di tempo, ha visto riunirsi a Roma – in un incontro chiamato: “L’Organizzazione comune di mercato nell’agenda dell’Europarlamento” e tenutosi lo scorso venerdì- i rappresentanti della filiera dei produttori ed i parlamentari europei del Centro Italia. Walter Trivellizzi, presidente regionale della Cia, non ha usato mezze misure: “Non si può andare al voto ad aprile (sulla riforma di sovvenzione delle quote di produzione ndr) quando ci saranno 10 nuovi Paesi membri che sconvolgeranno gli equilibri e le alleanze – ha spiegato. Se passa il nostro emendamento, bene, se no dovrà intervenire il presidente Berlusconi”. Valutazioni altrettanto preoccupate sono venute dagli altri partecipanti all’incontro romano, tra cui il sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini. Il piccolo seme del tabacco, quest’anno, dormirà sonni più agitati del solito.