Tragedia in Afghanistan a causa del terremoto

Mentre la pagina esteri di tutta l’informazione è giustamente concentrata sul dramma israelopalestinese, in Afghanistan si susseguono forti scosse di terremoto che mietono vittime su vittime. Siamo convinti che l’informazione sia la prima forma in cui si esprime la carità, perché riusciamo a farci prossimo solo nella misura in cui conosciamo l’esistenza e il bisogno dell’altro/a.

L’Afghanistan vive una situazione umanitaria e politica estremamente difficile, e il terremoto ha aggravato il carico di miseria e di morte. Nessuna agenzia internazionale, tanto meno il Governo locale è in grado di riferire cifre attendibili su morti, feriti e distruzioni.

Il 7 ottobre si sono susseguite varie scosse che hanno raso al suolo interi villaggi; a Herat, secondo fonti Onu, hanno causato più di duemila morti. Il 90% sono donne e bambini. Poi si sono susseguite altre scosse registrate dall’Istituto geologico degli Stati Uniti e un’altra scossa di magnitudo 6,3 il 14 ottobre scorso. Pur nelle difficoltà che comporta il dover intervenire in un contesto controllato dalla dittatura dei talebani, ci facciamo voce delle vittime per chiedere a tutte le agenzie umanitarie di organizzare soccorsi e aiuto.

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