Trenta ragazzi a tutto ‘Gas’

GUALDO TADINO. Ads, Pac, Gas... sono i gruppi dell'oratorio gestiti dal Movimento giovanile alesiano: una realtà ancora poco conosciuta ma attivissima

Sono trenta, giovanissimi, entusiasti, energici e tutti rigorosamente volontari. Grazie alla loro abnegazione, alla loro simpatia e alla voglia di far bene, gestiscono l’istituzione sociale più antica della città. Stiamo parlando degli operatori del Movimento giovanile salesiano di Gualdo Tadino, una componente che opera quasi in silenzio, senza sbandierare ai quattro venti le ore donate per far trascorrere in modo sano e divertente il tempo libero ai bambini e ai ragazzi poco più giovani di loro che, nell’oratorio, si raggruppano sotto sigle alquanto originali. Sono gli Ads, gli Amici di Domenico Savio, fra i 6 e i 10 anni, coordinati da Gabriele, Camilla e le due Jessiche; i Pac, i Piccoli animatori crescono, fra gli 11 e i 14 anni, ben inquadrati da Selena e Giacomo; e i Gas, Gruppo animatori superiori, oltre i 14 anni, guidati da Valentina e Giovanni. In tutto un centinaio o poco meno. A cui si aggiungono altrettanti appartenenti all’Acr, all’Agesci e al Masci, per un totale di 200 giovani che ‘gravitano’ sull’oratorio. Ma più che le sigle, all’oratorio dei salesiani valgono i fatti. Qui, infatti, il tempo trascorre in maniera costruttiva e piacevole. Quest’anno sono ben tre le possibilità di scelta per i giovani oratoristi: il laboratorio di teatro, quello di musica e quello di danza. Primo appuntamento, ad esempio, il prossimo 7 dicembre alle 17, al teatro Don Bosco, con l’Accademia dell’Immacolata, una sorta di ‘esibizione collettiva’ – tipica dei gruppi salesiani – dei vari gruppi dell’oratorio che si alterneranno in scene, gag, canti e coreografie. Ma non sarà l’unico appuntamento. Proprio sotto Natale, infatti, si concentrano le iniziative più significative. È da tre anni, ad esempio, che i giovani animatori dell’oratorio organizzano ‘Babbo Natale express’, portando regali, vestiti da Babbo Natale, renne ed elfi, ai piccini della città e giungendo persino nei centri commerciali, con lo scopo di raccogliere fondi per le missioni in Ke nya. Solo l’anno scorso hanno raccolto 1.500 euro. E quest’anno si replica, anche se forse non potrà essere ripetuta la performance dello scorso anno. ‘Sono stati dodici giorni durissimi – ci racconta Lorenzo Evangelisti, che è il coordinatore degli animatori – e quest’anno, probabilmente, non avremo modo di ripetere una fatica del genere. Ci piacerebbe, infatti, poter contare su altri giovani volontari e vorremmo rivolgerci alle famiglie perché incoraggino i loro figli a donarsi un po’ agli altri’.

AUTORE: Pierluigi Gioia