Ucraina, ad Assisi “Le vie della pace” alla vigilia della Marcia

Fra Marco Moroni, Custode Sacro convento: "Tre postulati per la pace: condanna dell'aggressione, sacralità della vita umana, ogni guerra è un drammatico fallimento"

Tre “postulati” per la pace in Ucraina sono stati elencati dal custode del Sacro convento di Assisi, fra Marco Moroni, nel suo saluto all’incontro dal titolo “La via della pace”, alla vigilia dell’edizione straordinaria della marcia Perugia-Assisi di domenica 24 aprile, per chiedere la fine del conflitto nel cuore dell’Europa.

Le vie indicate ad Assisi

Il primo postulato – ha affermato padre Moroni – è “una condanna senza se e senza ma della brutale aggressione scatenata dal governo russo contro l’Ucraina, evento terribile che sta causando la morte e il ferimento di migliaia di persone, la devastazione di città e dell’ambiente, la fuga dei profughi, l’accrescersi della miseria economica. Evento che di fatto ci ha indotti ad incontrarci qui, ma per guardare oltre”. Il secondo è “la ferma certezza della sacralità e quindi dell’intangibilità della vita umana. Di ogni vita: dell’aggredito e dell’aggressore, del civile e del soldato, senza alcuna distinzione, con la consapevolezza che, se ogni uomo è mio fratello, ogni guerra è un fratricidio, come ha scritto papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2020. Dal punto di vista strettamente cristiano tutto questo va di pari passo con l’insegnamento di Gesù, che sovverte la mentalità corrente arrivando a riconoscere come fratello anche chi è sentito o si dichiara nemico”. Il terzo: “Ogni guerra, questa guerra tremenda alle porte dell’Europa e le altre in corso e semidimenticate, così come quelle del passato – e possiamo purtroppo immaginare anche del futuro – è un drammatico fallimento della diplomazia e della stessa ragione umana, ed è originata da una logica di paura, di dominio, di violenza e di contrapposizione, dove l’altro è visto necessariamente come un antagonista, dove perciò occorre aumentare gli arsenali, pronti a farne ricorso all’ occorrenza. In questo senso ogni guerra non è una meteora che appare all’ improvviso, ma ha una gestazione lunga, in cui è possibile riconoscere come tutte le parti in causa abbiano delle responsabilità, pur a livelli diversi”.

La diretta dell’incontro “La via della pace”, riflessioni e proposte alla vigilia della Marcia Perugia – Assisi della pace e della fraternità, sulla pagina Facebook di Umbria Radio.