Un Cappuccino arrivato ‘in alto’

Santa Maria Maggiore. Intervista al nuovo parroco padre Carlo Maria Chistolini

Come già annunciato, il cappuccino padre Carlo Maria Chistolini (classe 1971) è il responsabile della parrocchia di Santa Maria Maggiore, di cui ha preso possesso il 28 settembre scorso. Sovraccarico di incontri e servizi utili a maturare la necessaria esperienza, così ha risposto alle nostre domande. Con quale stato d’animo ha accolto la nomina di parroco di Santa Maria Maggiore? ‘Quando ho ricevuto la nomina avevo perso mia mamma da appena due giorni ed ho subito affidato a lei questo nuovo incarico. La notizia di diventare parroco mi ha rasserenato, ma ho sentito anche la trepidazione e la responsabilità del servizio affidatomi’. Come sta muovendo i primi passi dopo la presa di possesso della parrocchia? ‘Anzitutto sto ascoltando e guardando molto, facendo tesoro di quanto il precedente parroco don Giuseppe Biselli ha realizzato, così da raccogliere più notizie possibili e poi programmare un piano pastorale’.Quale commento hanno esternato i suoi confratelli cappuccini? ‘A partire dal nostro Ministro generale, tanti altri confratelli hanno manifestato entusiasmo per quanto avvenuto, considerato che per la prima volta nella storia noi frati Cappuccini abbiamo un luogo così significativo nella città di Assisi’. Che tipo di rapporto intende instaurare con i suoi parrocchiani? ‘Tra le icone bibliche che mi hanno affascinato e colpito fin da ragazzo c’è l’immagine del buon pastore che conosce e si prende cura delle sue pecorelle; spero di poter rivivere tali atteggiamenti di Gesù-Buon Pastore con i miei parrocchiani’. Ritiene opportuno continuare l’iniziativa ‘Adotta un affresco?’ ‘Assolutamente sì, la ritengo un’idea geniale avuta dal predecessore don Giuseppe; altre famiglie hanno preso contatti per adottare affreschi’. Quale approccio intende perseguire con la gioventù in termini stabili? ‘Per desiderio del nostro vescovo mons. Sorrentino si è costituito in questa parrocchia il Centro pastorale giovanile con una équipe formata da sacerdoti diocesani, frati, suore, laici che hanno già pianificato un progetto per i giovani, così da offrire l’opportunità di approfondire o riscoprire il loro rapporto con Gesù. Tenteremo, sulla scia della lettera riguardante l’anno della Missione, di raggiungere un numero adeguato di giovani motivati’.

AUTORE: Francesco Frascarelli