Un eremo-cenacolo aperto a tutti

MADONNA DEI TRE FOSSI. Incontro con padre Giovanni Cecca, che dopo anni dedicati all'istruzione si è ritirato presso il piccolo santuario, sempre pronto ad accogliere i pellegrini

La gente lentamente colma il santuario della Madonna dei Tre fossi arroccato in un pendio del monte Subasio: piccola chiesa riaperta al culto dopo i restauri il 21 gennaio 2006, alla presenza del vescovo emerito mons. Sergio Goretti. Il parroco di Santa Maria di Lignano e di Santo Stefano di Costa Trex, il rogazionista padre Giuseppe Egizio, si affretta negli ultimi preparativi del battesimo che dovrà essere impartito al neonato Filippo. L’aroma delle ginestre si confonde al profumo dei fiori disposti davanti all’immagine della Madonna della Speranza, venerata ed onorata da una schiera di ex voto e doni. La festa in suo onore si è svolta nel giorno dell’Ascensione, lo scorso 28 maggio. Attigua al santuario sorge la canonica trasformata, senza arbitrio, dal singolare eremita padre Giovanni Cecca nel cenacolo eucaristico ‘Sant’Annibale’ (Sant’Annibale Maria di Francia, canonizzato il 16 maggio 2004). Padre Giovanni Cecca, ordinato a Trani (Ba) nel 1965, ha svolto la sua missione in molte città italiane e in vari Paesi del mondo curando la direzione degli istituti educativi-assistenziali realizzati dalla congregazione rogazionista (di cui peraltro è stato per anni economo generale). Con un bagaglio di esperienza tra le molteplici povertà è approdato in Assisi nel 2005. Padre Giovanni, come ha maturato la sua scelta eremitica? ‘Assumendo coscienza del valore del silenzio e della solitudine che incrementano la preghiera, la contemplazione e l’adorazione’. Come si concilia il desiderio di solitudine con la fondazione del Cenacolo? ‘A mio avviso la solitudine non si identifica necessariamente con l’isolamento dal prossimo. Io non fuggo: custodisco questo santuario e comunico con la gente’. È dunque disposto all’ascolto e all’accoglienza? ‘Certamente, anche se il Cenacolo non è una casa di ospitalità. La porta è spalancata per una persona o un gruppo molto ristretto di persone che vogliano recuperare una spiritualità, revisionare se stessi, ritemprare l’anima, incontrare Cristo, dialogare con Dio, riconciliarsi con l’uomo…’. Non giudica intenso il programma della giornata nel Cenacolo? ‘Chi aspira a frequentarlo non sceglie certo una vacanza; dalla levata all’alba al riposo serale, tutte le ore sono scandite in nome di una condivisione con il sovrannaturale, ma non mancano le pause di riposo’.

AUTORE: Francesco Frascarelli