Un male che non deve creare emarginazione

Convegno dell’Associazione stomizzati a Perugia, per raccogliere medici, pazienti, società

Urostomie… che cosa sono? “Parliamo di urostomie: principali cause, prevenzione e trattamenti” è il convegno medici / pazienti che si terrà il 5 novembre, ore 16, al Park Hotel di Ponte San Giovanni a Perugia. A organizzarlo è l’Ausi, Associazione umbra stomizzati e incontinenti, ossia persone che, a causa di una patologia e di un intervento chirurgico, hanno subìto una deviazione esterna degli organi escretori. Informazioni al tel. 347 555 8880. “L’intervento ti ha ridato la vita, aderendo all’Ausi ridarai qualità alla vita” recita lo slogan dell’Ausi, nata a Perugia nel 2003 per difendere i diritti di chi soffre di tale condizione; la sede legale si trova in via Cherubini 2. Fondata sui principi della solidarietà e del volontariato, l’Ausi è un punto di incontro dove condividere una comune esperienza, dove ascoltare ed essere ascoltati, dove scoprire che insieme il futuro è più semplice. Uno dei primi obiettivi dell’associazione è quello di riunire pazienti, medici, infermieri stomaterapisti e sostenitori, svolgendo opera di sensibilizzazione verso le istituzioni e gli organi di informazione. Altro obiettivo importante è quello di formare, aggiornare e coordinare medici, stomaterapisti, infermieri e gli stessi soci, una realtà purtroppo in crescita. Attraverso gli ambulatori situati negli ospedali della regione vengono fornite: assistenza sanitaria, assistenza protesica, processo riabilitativo, consulenze psicologiche, prevenzione delle complicanze e controllo della malattia di base, fornendo anche servizi legali. “La nostra associazione nasce per il volere e la necessità di persone portatrici di stomia al fine di avere un punto di incontro, di sostegno e di rappresentanza negli enti pubblici per una reale tutela dei propri diritti” dice il presidente Ilvano Bianchi, che nel 2006 ha iniziato un’opera di sensibilizzazione, coinvolgendo la Regione Umbria, per intervenire nella copertura economica della differenza di costo tra quanto rimborsava il Servizio nazionale e l’effettivo costo del materiale protesico, differenza che dovevano pagare i pazienti stessi.“Vogliamo essere sempre più presenti nel territorio regionale, raggiungendo anche zone periferiche – ha continuato Bianchi – per rendere la vita dei portatori di stomia meno amara e meno emarginata dal loro contesto sociale”. La puntuale presenza nella tutela degli associati e di tutti coloro che si trovano ad affrontare un momento particolarmente difficile della propria esistenza, la serietà e competenza nelle richieste avanzate al servizio pubblico, hanno fatto dell’Ausi una interlocutrice permanente e credibile dinanzi alla Regione. Un punto di incontro e di sostegno sanitario, morale e psicologico per i portatori di stomia al fine di creare un movimento forte e solidale, poiché la solitudine e l’emarginazione interiore sono fattori da non sottovalutare, ai quali occorre dare una risposta concreta.

AUTORE: Assunta Loprete