Un Parco modello

MONTE SUBASIO. Si snellisce la burocrazia, aumentano le attività culturali e promozionali

Non a caso il presidente del Parco del Monte Subasio, Mariano Borgognoni, ha ritenuto opportuno rimarcare che l’uomo e la qualità della vita in seno al Parco hanno sempre rappresentato i valori principali da tutelare, sì che il Parco è legittimato a rappresentare un ‘modello’: dichiarazione più che pertinente.

A nessuno può sfuggire la specificità del Parco del Subasio (territori di Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina): una specificità correlata a contenuti antropici, geografici, estetici, ma soprattutto legata ad una vocazione religioso-spirituale. Basterebbe citare soltanto alcuni siti che rimandano alla figura di san Benedetto, di san Francesco, di santa Chiara, del beato Giovanni da Nottiano…

L’attuale amministrazione del Parco, oltre ad aver affrontato aspetti burocratici per una più agile gestione, ha promosso un’attività culturale testimoniata dalla pubblicazione La valle del Tescio, dall’aggiornamento della Guida del Parco e della Carta dei sentieri, dalla prospettiva di ampliare il laboratorio di geo-paleontologia sistemato presso la sede di Ca’ Piombino, dall’organizzazione del primo concorso nazionale fotografico ‘Cattura il Subasio’.

Sono in corso di realizzazione vari progetti per garantire ulteriori fruizioni del Parco. Si sta provvedendo peraltro alla riqualificazione di un fabbricato in località Torgiovannetto con lo scopo di offrire un’educazione ambientale e di incentivare la promozione di prodotti tipici.

Attualmente la struttura di Torgiovannetto è in parte utilizzata dall’associazione Amici della montagna di Assisi: l’amministrazione del Parco dovrà tenere dunque in debita considerazione anche le esigenze di un sodalizio che raccoglie centinaia di iscritti. Nell’area di Torgiovannetto ricade la zona in frana che da tempo ormai penalizza frazioni montane riducendo anche le potenzialità agrituristiche. La gravità del problema preoccupa la dirigenza del Parco, come specifica il responsabile tecnico-amministrativo Gianfranco Gabrielli.

A nostro avviso occorrerebbe, da parte del Parco, una più incisiva azione di stimolo nei confronti degli organi competenti, come parimenti si rende necessaria (a prescindere dalla singola questione della frana) una più ampia partecipazione popolare.

Ad un anno dal suo insediamento, la nuova Amministrazione ha provveduto a disciplinare gli interventi di limitazione del cinghiale, che danneggia le colture e a varare inoltre un riequilibrio della cornacchia grigia, dannosa alle coltivazioni e per di più predatrice di uova di altre specie ornitologiche.

AUTORE: Francesco Frascarelli