Una realtà florida e giovane

Anche a Terni è stato festeggiato con diverse iniziative il primo centenario scout

Si sono ritrovati tutti, giovani e vecchi scout in diverse parti del mondo, per rinnovare la loro promessa, in occasione del centenario dello scoutismo. E così anche i gruppi scout ternani, con la veglia-spettacolo sulla storia del movimento che si è tenuta nella Curia vescovile di Terni e poi nella cattedrale per la cerimonia del rinnovo della ‘Promessa scout’, hanno ricordato questo importante anniversario. Un evento al quale hanno partecipato tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno pronunciato la Promessa e che, in diverso modo, hanno condiviso l’esperienza di gran parte dei giovani cresciuti in parrocchia e all’aria aperta. Fondato nel 1907 dal soldato e scrittore inglese Robert Baden-Powell e introdotto in Italia nel 1912, lo scoutismo è presente a Terni con quattro gruppi dell’Agesci: Terni 1 (il primo ad essere nato, nella parrocchia di San Gabriele), Terni 2 (Sant’Antonio), Terni 3 (San Giovanni Bosco) e Terni 9 (Polymer). In autunno sono previste altre iniziative in città per far conoscere questa esperienza che rappresenta una bella opportunità di vita in gruppo; che ha una sua continuità, dagli 8 anni ai 20, e un suo progetto guidato dai valori dell’amicizia e dell’amore per la natura.L’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) di Terni ha voluto coinvolgere la città nella propria festa, offrendo un’occasione di condivisione della propria vocazione educativa e formativa nello spirito della gratuità, rivolta a giovani e famiglie. Oggi sono presenti nel mondo circa 40 milioni di scout e guide, giovani e adulti, in oltre 200 Paesi. ‘A Terni lo scoutismo è una realtà florida e giovane ‘ spiega Marco Venanzi, educatore del gruppo Terni 1 e incaricato regionale per la branca Rover e Scolte -. I quattro gruppi presenti si avvalgono di educatori giovani, un uomo e una donna, che attraverso l’attività di animazione e la presenza in diverse parrocchie cercano di formare i ragazzi nel carattere, nel fisico e nello spirito con l’ausilio degli assistenti spirituali, che sono tutti sacerdoti’. ‘Un’attività di volontariato – ricorda ancora Marco Venanzi – concreta e sempre autofinanziata, che ha portato in questi anni i più grandi ad impegnarsi per le emergenze, nel volontariato sociale, nelle Giornate della gioventù, nel pellegrinaggio dello scorso anno a Santiago de Compostela o in Tunisia per il progetto d’incontro e scambio culturale con gli scout musulmani’.

AUTORE: Elisabetta Lomoro