Valorizzare l’antica via Flaminia: ambizioso progetto della Provincia

Promuovere e divulgare un concreto contributo conoscitivo del territorio e dei suoi elementi più caratteristici dal punto di vista archeologico, storico ed ambientale con l’intento di favorire il recupero e la valorizzazione delle emergenze architettoniche e dei beni territoriali, con particolare attenzione al mantenimento della memoria collettiva. E’ questo l’ambizioso obiettivo dell’Accordo di Programma per la valorizzazione dell’Antica Via Flaminia, promosso dalla Provincia di Terni e sottoscritto, oltre dall’ente provinciale, dai Comuni di Terni, Acquasparta, San Gemini, Narni, Otricoli, Avigliano, Montecastrilli, dalla Soprintendenza Archeologica dell’Umbria e dalla Direzione scolastica regionale. L’accordo, spiega una nota della Provincia, serve a coordinare tutte le varie azioni che ogni soggetto, secondo le proprie competenze, sarà chiamato a realizzare, utilizzando le opportunità offerte dal progetto transnazionale denominato “Le vie Romane”. Un ruolo particolare sarà svolto dalle scuole: due istituti superiori ed una scuola media di Terni, un istituto superiore, una media, la Direzione Didattica di Narni e Narni Scalo; le elementari di San Gemini e Acquasparta, gli istituti comprensivi di Otricoli-Calvi e Montecastrilli-Avigliano. Gli studenti delle elementari effettueranno ricerche sugli aspetti paesaggistici, archeologici, urbanistici, culturali, religiosi e folkloristici, nonché studi sull’origine della Flaminia. Gli alunni delle medie realizzeranno ricerche sugli elementi paleontologici e paleobotanici, sugli insediamenti civili dall’età romana a quella post-unitaria, inoltre studieranno il rapporto tra la Flaminia e le altre vie consolari. Infine i ragazzi delle superiori produrranno uno studio sul percorso attuale, una ricerca bibliografica sulle fonti antiche e moderne e sulle elaborazioni letterarie ed artistiche sul tema del pellegrinaggio, una ricognizione sul territorio con la schedatura scientifica delle tracce monumentali ancora esistenti. Oltre ai vari impegni di collaborazione per il sostegno delle iniziative, gli undici soggetti che hanno aderito all’accordo dovranno provvedere ai finanziamenti necessari. Per l’anno in corso alla Regione spetta un contributo di 15 milioni; 30 milioni, più le spese per i corsi di formazione di adeguate figure professionali, sono appannaggio della Provincia, mentre per i sette comuni le cifre variano da uno a sette milioni di lire.

AUTORE: C. Se