Tensione in calo su tutta la rete

Creare una serie di iniziative di accoglienza, utilizzando le case canoniche candidate all’abbandono. L’amico M.R. mi fa sapere via e mail: “Sembra proprio che questa tua proposta non riscuota un gran credito”. “Sembra”, più una litote (“Non riscuote gran credito” al posto di “Non riscuote alcun credito”): due dolcificanti che mi somministra uno come M.R., un cristiano vero, uno che per principio non tira mai degli uppercut al plesso solare del prossimo. Già. Lo sospettavo. Era nell’aria. La tensione da tempo è in calo su tutta la rete. Sono lontani i tempi generosi rievocati dall’abat jour che s’è spenta appena prima che questa s’accendesse. Logico, dunque quel “sembra”. Inevitabile. Ma i miei obsoleti circuiti mentali insistono a disegnare vetuste cucine parrocchiali, con sopra il camino il monogramma affumicato di S. Bernardino da Siena, e in giro la sorella nubile del prete del tempo che fu, borbottante e infaticabile, a preparare il friccò con la crescia per la breve ma saporosa gioia conviviale dei reverendi confratelli del suo reverendo fratello, convenuti per un’ufficiatura funebre, con molte messe, comandate da una delle famiglie emergenti del posto. Mantenere quegli stabili all’uso apostolico per il quale furono costruiti, a partire dal loro recupero ideale come “Beni dei poveri”, così in passato vennero chiamati. Prima che arrivi un amministratore di quelli con i piedi piantati a terra, o magari sprofondati sotto terra fino alle garognole, che le venda o le affitti: Magari come agriturismi spruzzati di francescanesimo d’occasione, dove l’aura del Poverello olezza sommandosi al profumo del basilico, e la perfetta letizia viene liofilizzata e venduta a Padani in cerca di protezione dai rutti del Capo. Il tutto a maggior gloria di Dio, ci mancherebbe altro! E per il bene delle anime, Dio ce ne guardi! La storia della carità della Chiesa è una storia gloriosissima; io la ripercorro, ogni anno, a beneficio dei giovani alunni del Corso di Laurea in Educatore Professionale, che mi ostino a chiamare Operatori di Condivisione. E quando arrivo alla fine mi sento orgoglioso di essere cattolico, e se me lo chiedessero andrei in giro a fare la ruota, come il pavone dell’Amarcord di Fellini, nel ghiaccio dell’ambiente. “Nel ghiaccio”, certo, perché l’ambiente negli anni recenti ha fatto registrare su temi come questo un forte calo di tensione su tutta la rete.