8xmille. L’Astrolabio, un faro per la parrocchia

Se ci si affaccia intorno alle due del pomeriggio all’oratorio L’Astrolabio , nella comunità perugina di San Giovanni Apostolo, si scorge una scena abbastanza inedita per una parrocchia. In uno dei saloni del centro pastorale ci sono tavoli apparecchiati per il pranzo di bambini, ragazzi, educatori e a volte – pure qualche famiglia. “L’Astrolabio nasce circa 15 anni fa – ci spiega Giovanni Pagnotta, presidente del circolo Anspi – ed è stato la realizzazione di un sogno che abbiamo avuto noi parrocchiani insieme ai parroci. Volevamo portare qui e far vivere ai bambini, agli adolescenti, alle famiglie e a tutte le fasce d’età una relazione vera e sana, la relazione tra di noi e far sperimetare loro la bellezza della fratellanza cristiana. Siamo qui dopo 15 anni e stiamo continuando a sognare con L’Astrolabio che è diventato un faro dentro alla comunità”.

Oratorio e parrocchia punto di riferimento della comunità locale

Una parrocchia dell’immediata periferia di Perugia – quella di Ponte d’Oddi – che è affidata ai frati minori del vicino convento di San Francesco al Monte. “Attualmente nel convento siamo in nove racconta fra Damiano Romagnolo , che a San Giovanni Apostolo si occupa soprattutto dei giovani – e serviamo questa parrocchia con un parroco e i frati che si occupano delle varie attività pastorali. Fra queste uno spazio importante e quotidiano è l’attività dell’oratorio: abbiamo qui un circolo Anspi animato da volontari, ragazzi, ragazze e giovani che man mano sono cresciuti in parrocchia e fanno il loro servizio per i più piccoli”.

Lo speciale servizio di dopo scuola

Quando suona la campanella nelle scuole dei dintorni, dalla parrocchia parte il pulmino de L’Astrolabio che porta i bambini in oratorio. “Di solito, dopo aver ripreso i bambini a scuola – ci dice Alessio Carlini , educatore e coordinatore dell’attività in oratorio – , iniziamo a pranzare verso le due meno dieci, finiamo verso le 14.30 e fino alle 15, in attesa di iniziare i compiti, c’è un momento di gioco degli animatori con i bambini. Durante la settimana, possono variare un po’ gli orari, con proposte particolari. Solitamente il venerdì, verso il fine settimana, al posto dell’aiuto compiti proponiamo attività e giochi come escape room, caccia al tesoro o altro, e alcune volte con un prolungamento dell’orario. Tutto questo è possibile anche grazie alla cooperativa che è dietro al polo oratorio ed è Pepita, una cooperativa di educatori”.

L’importanza dei fondi 8xmille

Sabato 20 aprile 2024, dalle ore 9.45 presso la Sala conferenze della sede Caritas di Perugia (via Montemalbe, 1), sarà presentato il rendiconto 8xmille della diocesi di Perugia-Città della Pieve relativo all’anno 2022. Per iscriversi basta collegarsi al sito www.sovvenire-umbria.it

“Il lavoro quotidiano de L’Astrolabio – aggiunge Giovanni Pagnotta – si regge proprio grazie al servizio di tante persone che ruotano attorno alla parrocchia, senza le quali sicuramente non potremmo dar vita alle tante attività che abbiamo per bambini, adolescenti e anche per i più grandi. Tutto ciò è possibile anche grazie al sostegno dell’ 8xmille che arriva in parrocchia perl’oratorio e grazie al quale appunto riusciamo a continuare a sognare. Il mio personale sogno è quello che L’Astrolabio possa diventare la base di una comunità educante, un riferimento per il territorio perché qui ci sia una vita di fraternità per le persone”.

Su questa linea continua anche fra Damiano, che riflette sull’importanza delle relazioni che nascono e si sviluppano grazie a questa attività.

“Penso che la parola ‘relazione’ – ci dice – riassuma bene quello che è l’oratorio. La relazione innanzitutto con Gesù, con Dio che cerchiamo di testimoniare ai ragazzi, sia noi frati sia gli animatori e gli educatori. E poi la relazione orizzontale tra di noi, con loro, tra di loro, nelle varie età, insieme ragazzi e ragazze, in modo che possano vedere la bellezza di vivere la fede nell’amicizia, nella diversità dei caratteri, nella complementarietà e nell’educazione alla vita fraterna, al bene comune, allo stare insieme e a tutti quei valori che fanno parte sia del vangelo ma anche proprio della vita umana che si esprime con chi mi è accanto”.

Daniele Morini

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