Franza o Spagna… no, non basta!

ABAT JOUR

Davvero splendida la lezione che nel cuore dell’agosto torrido ci ha impartito il Presidente Napolitano, prendendo posizione nei confronti del conflitto tra la Fiat di Melfi e tre dei suoi operai. Una chicca di assoluto pregio nella storia della civiltà del lavoro. Per un attimo la credibilità del mondo politico, gravemente compromessa, ha decollato, vertiginosamente, come l’ultimo razzo dei fuochi d’artificio, quello che sale più in alto di tutti e riempie tutto il cielo di stelle caduche e col suo botto possente fa tremare i vetri delle case, e annuncia che tutto è finito. Sale, sale, verso il posto che le compete, lo zenit della nostra vita associata. Espulsi dalla fabbrica della Fiat per decisione della Proprietà (e non senza motivo, io credo), i tre operai erano stati riammessi per decisione della magistratura. Inopinatamente la proprietà li aveva accettati nel perimetro della fabbrica, ma non alla catena di montaggio, la catena maledetta da tonnellate di letteratura, vuoi seria, vuoi d’appendice.I tre operai, che sicuramente non hanno mai tifato per la catena di montaggio, non hanno accettato lo stipendio senza lavorare: volevano guadagnarselo. In quel momento secoli di cinismo applicato al mondo del lavoro hanno sussultato. “Meno lavori e mejo è”. “Che ’tte frega se ’l 70% dei camion per la raccolta dei rifiuti non funziona: tu rimani a casa in attesa dello stipendio, come accade da 20 anni a questa parte”. “Franza o Spagna, basta che se magna!”. Già, e quando arriva lo stipendio, l’ultima cosa da domandarsi è se te lo sei meritato. “Franza o Spagna, basta che se magna!”: no, non basta, ha detto Napolitano, intervenendo e candidandosi a mediatore tra i due contendenti, riconoscendo con ciò l’altissimo valore morale e politico della posizione dei tre operai. Chapeau! Ma – mi direte- e le tue beghe, i tuoi appelli di presidente di una comunità che è ANCHE un’azienda, e che solo il 7 settembre riesce a pagare gli stipendi di giugno? Ne riparliamo. Per adesso gustiamoci questa autentica icona di una civiltà del lavoro che ha impiegato secoli per definirsi e che oggi rischia di scomparire sotto il piccolo cinismo dei troppi patiti del “Franza o Spagna, basta che se magna!”.

AUTORE: A cura di Angelo M. Fanucci