Il cardinale in trasferta

Il ‘Processo del lunedì’ è uno degli ectoplasmi più emblematici della storia d’Italia. Sono 25 anni che ogni lunedì sera Aldo Biscardi, capelli rosso/carota senza nemmeno una striatura di bianco, convoca con la sua voce da capobastone una manicchia di voluminosi buontemponi per’ parlare di calcio. ‘Parlare di calcio?’: e che bisogno c’era? Tutti ne parlano, dappertutto, sempre: è una delle competenze più facilmente conseguibili nel Bel Paese. Al ‘Processo’ di Biscardi parlano di calcio tutti insieme, berciando, tentando di sopraffare la voce altrui: Elio Corno, Franco Melli, Tiziano Crudeli, tutti distinti signori che vociano, tutti, e tutti alzano il tono della voce’: nei pochi spazi non conflittuali si inserisce, pacato e suadente come un filosofo mancato, Xavier Jacobelli, che parla forbito guardando altrove. La sera di lunedì 31 gennaio è apparso il card. Tonini. Chiaramente in imbarazzo, come si conviene ai cardinali in trasferta. Ma attori e spettatori del processo erano tutti in religioso ascolto della sua voce cantilenante e moderatamente nasale, erano tutti conquisi dal suo profilo segnato in parte dall’austerità dell’asceta, in parte dalla dieta prudente e diuturna dell’uomo che sa invecchiare bene. Come statuto ecclesiale, Tonini è un vescovo emerito. Stava andando in pensione quando’ Fra parentesi: ‘curiosa’ questa dicitura, ‘un Vescovo che va in pensione’; com’è ‘curiosa’ la dicitura parallela, ‘Vescovo emerito’. Giuridicamente impeccabili, teologicamente traballanti. Ma un Vescovo non è, per definizione, lo ‘sposo della sua Chiesa’? Siamo passati sulla sponda dei divorzisti? Ve l’immaginate, in calce al biglietto personale del nostro Presidente, la scritta ‘Azelio Ciampi, sposo emerito di Franca’? L’alma sposa del nostro Primo cittadino avrebbe tutte le ragioni per tirar fuori dal retrocucina del Quirinale il Mattarellum, quello in legno stagionato a forma di cilindro, e brandirlo per rimettere a posto le cose. I vescovi emeriti sono ormai talmente tanti che si potrebbe riattivare l’esortazione in voga nella Roma Papalina di metà Ottocento: ‘Non sputate dalla finestra, colpireste un cappello del prete’. Tonini stava andando in pensione quando la tragedia del suo amico Raoul Gardini lo impose all’attenzione di tutto il paese, per la mite saggezza e lo spessore cristiano delle cose che diceva in Tv. Da allora tutte le Tv furono sue. E il Papa gliene fu grato, elevandolo al cardinalato. E le torme di vescovi emeriti che, in tutta Italia, a macchia di leopardo, si godono (!?) la pensione, non potrebbero’? No, mica tutti cardinali!! (per via dello sputo dalla finestra), ma una qualche valorizzazione’? O forse una qualche forma di contraccezione al momento di farli nascere?

AUTORE: Angelo M. Fanucci