Incontentabile?

Venerdì scorso, tornando a Gubbio da Perugia, in pullman. Signoruccio mio, come guidano bene i nostri autisti di linea! I pachidermi affidati alla loro intemerata perizia s’infilano nelle stradine di Perugia o di Gubbio con la velocità di una gazzella, 3 cm a destra, 5 a sinistra. Oddìo che imbarca quel palo della luce! Oddio che investe quel motorino! Gnà, tranquilli, non succede nulla.Avevo in mano una copia del Corriere della Sera. Una delusione. Dieci minuti, e già dormivo. Da tanti anni non acquistavo una copia del Corrierone. Una delusione. Dei futuri regnanti d’Inghilterra il figlioccio di Giulia Maria Crespi e di Giovanni Spadolini diceva che lui, il “principe rubizzo” continua a inanellare una gaffe sull’altra, e per l’occasione ha guardato un po’ troppo spesso, più che sua moglie, la sorella di sua moglie, “abbronzata collezionista di fidanzati”: al plurale, a carrettate. Dal 1976 al 1996 ho letto La Repubblica. Altra delusione. La Repubblica m’ha aperto gli occhi su tanti problemi, ma mi ha anche lasciato dell’amarognolo in bocca, riassumibile nel fastidio sottile quotidianamente inalato da quella scritta sulla testata: “Fondato da Eugenio Scalfari”. Non so se oggi (dato e non concesso che qualcuno l’avesse cancellata) Barbeugenio la rimetterebbe di nuovo, quella scritta. Oggi che, in coda ad un pubblico dibattito con Martini, ha confessato di essere stato talmente colpito dal carisma del Cardinale da essere stato tentato di abbracciarlo; poi però ha desistito, sulla base di una saggia riflessione: 170 anni in due! Se uno dei due inciampa e tutt’e due cadono, i frammenti di ossa dovranno raccoglierli col cucchiaino. Ma l’ultima parola ha voluto dirla lui: “Eminenza, purtroppo io non credo in Dio”; e Martini gliel’ha subito retrocessa, la sua battuta, da ultima a penultima: “Dio però crede in lei!”. Oggi leggo Avvenire. “Leggo”: leggicchio. Ho anch’io i miei peccati da scontare. Scherzo, ma solo in parte. È la terza delusione. Certo, il 60% di Agorà cattura la mia attenzione, ma gli inserti periodici di alcune diocesi del Sud fanno venire l’acqua ai ginocchi; e poi i fondisti della pagina 2, Giorgio Soave, Davide Rondoni, Umberto Folena, Giorgio Campanini, Marina Corradi, Lucetta Scaraffia… bah!, tutta gente che sa da che parte si tiene la penna, ma nei loro scritti quella che manca (mi sembra, chiedo venia!) è un pizzico di dynamis evangelica.Dynamis, dinamite. Mi pare, chiedo venia. Quelli che ho citato sono intellettuali di conio decisamente buono, ma niente polvere da sparo. Il tritolo oggi lo si usa solo nelle cave di pietra, i suddetti signori non hanno mai pensato di usarlo – che so io? – nei sotterranei di Montecitorio, che pure lo meriterebbe ampiamente. Incontentabile? Se tre delusioni fanno un’incontentabilità, credo proprio di sì.

AUTORE: Angelo M. Fanucci