La banalità della scemenza

abatjour

Una delle realizzazioni più positive della Comunità di Capodarco è Redattore sociale, agenzia giornalistica quotidiana in abbonamento: www.redattoresociale.it – tel. 0734 681001 – email redazione@redattoresociale.it. È una struttura solida (dietro c’è il classico esempio della ben nota lucidità di don Vinicio Albanesi e l’eccellente capacità organizzativa di Stefano Trasatti) e necessaria come poche altre. Solida, perché quelli che ci lavorano sono una quarantina, tra Capodarco, Roma e Milano. Necessaria come poche altre, perché, per farle entrare in circolo, le notizie che riguardano la fasce deboli della popolazione devono essere pompate, altrimenti scivolano via del tutto. Ogni giorno arrivano nel pc delle grandi testate giornalistiche nazionali e in molti altri pc… Prendete l’ultimo numero che ho sottocchio mentre scrivo. Anziani sempre più soli, donne sempre più fragili – Disabilità, Down: tutti a scuola, ma il lavoro resta un miraggio – Manovra, il gioco premia la social card: “Ma è solo voglia di fare cassa” – Aids: Positivi al test Hiv, esclusi dai reality show – Ambulanti vittime di furti e aggressioni… Questi alcuni dei titoli delle notizie; ma quanti credete che passeranno? E quanti verranno cucinati in salsa rosa, per renderli digeribili ai nostri stomaci delicati? Sulla trincea opposta c’è il re del gossip, Alfonso Signorini, giornalista, personaggio televisivo, scrittore, conduttore televisivo, specializzato nella cronaca rosa, direttore responsabile della rivista settimanale Chi e del settimanale televisivo Tv sorrisi e canzoni. Faccia da ficcanaso a tempo pieno e vocina da pettegolo.Osservando il criminale nazista Eichmann durante il processo che lo avrebbe portato alla condanna a morte, Hannah Arendt notò che l’uomo, emule del male assoluto, nel corso del processo, non dimostrava una particolare intelligenza e colse nel suo atteggiamento una totale assenza di capacità di riflessione, e correlazione tra pensiero, vita interiore, azione, sentimenti, il tutto accompagnato, per contrasto, da una certa facilità all’osservanza di norme e codici precostituiti, ovviamente, in maniera acritica. E la sua ironica conclusione fu che il male, fondamentalmente, è solo banale. A chi può interessare, quello su cui Signorini va spettegolando? L’attore X ha tradito la moglie Y (Va’! Che novità!), un gruppo di modelle si sono selvaggiamente picchiate dietro lo schermo, prima di apparire candide e sorridenti davanti allo schermo immediatamente dopo. Se il male è banale, la scemenza lo è due volte.

AUTORE: a cura di Angelo M. Fanucci