Non un’icona

Il decimo anniversario della morte di Lady Diana è passato tra celebrazioni e rimpianti. Certo, la storia di questa giovane donna, condannata a vivere una vicenda terrificante in una cornice dorata, presenta tanti spunti di riflessione. Quello che dicono i suoi giovani figli, in merito all’eccellente qualità del suo essere madre, vorremmo sentirlo dire da tutti i giovani figli di ogni parte del mondo. Ma da qui a ridurre Diana ad una ‘Candle in the wind’ come vuole Elton John, di farne una specie di icona sacra, un santino, ce’ne corre. Così si offende la sua sofferenza. Certo, non si augurerebbe a nessuna ragazza di convolare a legittime nozze, in una cornice tanto vacuamente sontuosa, con un uomo che la tradisca già prima di impalmarla, deciso a tradirla vita natural durante..Ma se tutte le donne che si sono trovate in una situazione di quel genere avessero reagito come ha reagito la Principessa Triste’ Per carità d’Iddio, nessuna condanna, ognuno di noi si chieda come avrebbe reagito lui in una situazione analoga, ognuno’: ma suvvia, non facciamone una specie di icona sacra, un santino da esporre tra fiori e lumini.’ Il vizio di fondo è quello di riferirsi ai cosiddetti VIP con una specie di automatica venerazione. VIP: very important person. Capita a volte, magari dopo molti anni, di prendere in mano una di quelle riviste tipo ‘Grand Hotel’ (ma esiste più?), quelle che durante la sosta per il pranzo le operaie di una volta’smucchiavano dai banchi dell’edicolante di fronte alla fabbrica, che le aveva preparate proprio per loro, come una specie di dessert cartaceo. Carta ostentatamente policroma e inutilmente patinata, dove attori, attrici, campioni dello sport, esponenti del jet set, romanzieri d’appendice, intrattenitori televisivi che non hanno mai dato segni di umana intelligenza, sgomitano per mettersi in mostra. Capita a volte, magari dopo molti anni, di prendere in mano una di quelle riviste e di rimanerne shockati. Come di fronte alla proposta di fare del più grande Pontefice dell’Ovvio che l’Italia abbia conosciuto,’Mike Buongiorno, un senatore a vita. Dovesse accadere, restituirei la mia carta d’identità. Jet set, la gente che vive gran parte della sua vita su di un jet. Un complimento? Poche cose al mondo sono noiose quanto un aereo. Una volta era un privilegio, ma ora’!. Mio padre. lui che beveva solo a pasto,’ diceva che l’aereo non gli piaceva perché lungo il suo percorso non ci sono mai osterie nelle quali sostare per ‘farsi una fojetta’. Scherziamoci un po’ su, ma la cosa ha risvolti tragici. Perché i suddetti signori, in ultima istanza, sono i maÈtres à penser di tanta gente, alla quale la vita non offre nulla di più e nulla di meglio: Come quella signora che ieri, in una trasmissione in cui un giudice serio decide seriamente di cose futili, una donna accusata di essere stata trovata da suo figlio adolescente nel ‘talamo coniugale’ in compagnia di un uomo diverso dal coniuge di lei e dal padre di lui, si è scusata dicendo: ‘Ma io non avrei mai pensato che mio figlio potesse tornare a casa a quell’ora!’. Prosit.

AUTORE: Angelo M. Fanucci