Piamente irresponsabili

Ci ha messo un bel po’, a sentire come la racconta lui, in prima persona, ma alla fine c’è arrivato: Noi Cristiani siamo in un certo senso “obbligati” a prendere le parti dei nostri fratelli più poveri e oppressi. Anche se solo “in un certo senso”, il dato è sicuro: Noi Cristiani siamo “obbligati” a prendere le parti dei nostri fratelli più poveri e oppressi.. Lo… confessa Gianfranco di Chieti nella rubrica “Colloquio col padre”sul n. 9 di Famiglia Cristiana del 3 marzo u.s.Ma, come sempre, subito dopo aver scoperto l’acqua calda, uno deve decidere cosa farne. Una volta appurato che la fede (in un certo senso; un docente universitario avrebbe detto: tutto sommato) ci impegna a prenderci cura dei più deboli tra di noi, quale proposta fare ai propri fratelli nella fede? Non certo quella di alzare le mani, o peggio ancora le armi contro gli oppressori! Certo. La violenza non ha mai risolto nulla, è solo l’equivalente del “troppo pieno” negli impianti idraulici. “Beati i miti perché possederanno la terra”. I santi martiri insegnano – ricorda Gianfranco. Bene. E allora che facciamo? Noi abbiamo un’importantissima arma: la preghiera! Bene, e allora? Io proporrei di radunarci in piazza S. Pietro per far giungere la nostra voce attraverso la preghiera a coloro che hanno nelle mani il destino del mondo. Da che mondo e mondo le mezze verità fanno incomparabilmente più danno delle falsità. Ancora più dirompente la mezza proposta che nasce dalla mezza verità. Che la preghiera sia il cuore della vita cristiana è una verità assoluta. Ma che la preghiera possa identificarsi con la vita cristiana tout court e surrogare l’impegno nella storia degli uomini, è una micidiale mezza verità. Ma quanti buoni cristiani ragionano come Gianfranco di Chieti? E in quante pie pubblicazioni viene, nei modi più diversi, riproposta questa micidiale mezza verità, questa empia esortazione a farsi piamente irresponsabili di fronte a quel progetto di umanizzazine/divinizzazione dell’uomo per il quale Cristo è morto ma che senza la nostra collaborazione non prenderà mai corpo? Vieni con me, ti darò da fare ogni giorno il mondo, …ma se tu lo vuoi. Appena ieri i nostri giovani in Chiesa cantavano così. Cantano così ancora oggi? Con tutti gli accordi al posto giusto?