Pornografiche?

‘Svergognate!’: fosse viva mia madre, sarebbe di certo questo il suo commento alla vista delle ragazze che oggi, in estate, viaggiano con l’ombelico scoperto. Tutte. Quasi tutte. ‘Svergognate!’ . Ma sono davvero pornografiche, le nostra ragazze, con quella loro sottile carica erotica? Da quando il Papa ha rivalutato l’eros, torna attuale la domanda: che differenza c’è fra erotico e pornografico? L”erotico’ è positivo. Certo, non automaticamente, né quando pretende di esaurire in toto il valore di quella freschissima forza che usiamo chiamare con il più avvizzito dei nomi: amore. Eros, un fondamentale gradino dell’amore, ma cosciente dei propri limiti, e disposto a sintetizzarsi con altre, diverse, più alte, più significative espressioni della stessa pulsione vitale Una della vittime più illustri della mancata distinzione fra erotico e pornografico è il Boccaccio. Una moltitudine di stolti, di pressappochisti, di docenti poco seri, degni dei loro alunni di poco cecio, continuano a presentarlo come un obliquo autore di fumetti porno. Lui, strenuo cultore dell’intelligenza, che in qualsiasi sua forma lo affascina. I suoi detrattori sono gli stessi che hanno daturpato il Machiavelli pensatore tragico nel facile teorico del ‘fine che giustifica i mezzi’. Boccaccesco = pornografico. Ma va’ là! Una delle più ‘pornografiche’ di tutte le sue creazioni sarebbe Masetto da Lamporecchio. Masetto era un toscanaccio per natura, divenuto bastian contrario per scelta, atticciato e sempre in polemica col mondo intero, al punto di tagliare i rapporti col mondo divenendo volontariamente ‘mutolo’. E come ‘mutolo’ venne ingaggiato per lavorare l’orto di uno di quegli equivoci ‘conventi’ nei quali i benestanti dell’epoca troppo spesso rinchiudevano le proprie sventurate figlie. E in quel convento aveva dovuto affrontare fatiche immani, ma del tutto diverse da quelle previste dal suo ‘contratto di lavoro’. E così qualche buon anno dopo, trovatosi senza verun suo merito ricco di figli, di soldi e di premure, sbottò in un aforisma tra l’icastico e il blasfemo: ve lo risparmio. ‘Boccaccesco’? No. Le porcheriole di Masetto, furbastro di piccolo conio, sono l’involucro della novella, la polpa ne è il genio umano, in una delle sue versioni più becere e insieme più frizzanti. Pornografico? ‘Pornografiche’ le nostre ragazze con l’ombelico al vento? Fosse viva mia madre, non esiterebbe a bollarle: ‘Svergognate!’: Ma noi, oggi, possiamo fare altrettanto? Bah! Non saprei dire. Autentici pornografi sono i periodici sui quali scrivono i guardoni che passano la vita con l’occhio incollato al buco della serratura della camera da letto dei cosiddetti Vip. Di recente me ne è capitato in mano uno, un settimanale che vende centinaia di migliaia di copie. Gente che usa irrorarsi il corpo di profumi costosissimi, ma l’acre odore della latrina non riesce a scrollarselo di dosso.

AUTORE: Angelo M. Fanucci