Gli Usa forniscono all’Ucraina le bombe a grappolo

“Abbiamo visto i filmati in cui le forze russe trasferiscono armi straordinariamente letali in Ucraina, che non dovrebbero mai essere usate al fronte. Tra queste ci sono le bombe a grappolo e le bombe termobariche, vietate dalle Convezioni di Ginevra”. Così dichiarava alle Nazioni Unite l’ambasciatrice Usa Linda Thomas-Greenfield il 1° marzo 2022.

Le bombe a grappoolo sono mine a tutti gli effetti

Si tratta delle stesse bombe che ora l’Amministrazione statunitense ha deciso di inviare all’Ucraina. Sono mine, a tutti gli effetti. Si disseminano infatti sul terreno restando perlopiù inesplose, ma pronte ad attivarsi contro chiunque ne venga a contatto, fossero anche contadini, bambini o passanti. Sono armi che non possono essere disattivate dopo la fine dei combattimenti – che auspichiamo immediata – e sono costruite appositamente per ferire in modo da creare maggiori danni al “nemico”.

123 Paesi nel 2008 hanno firmato la Convenzione di Oslo per vietare la produzione

Se mai esistessero armi buone e armi cattive, insieme a quelle nucleari, queste sono le peggiori. Per queste ragioni, 123 Paesi nel 2008 hanno siglato la Convenzione di Oslo per vietare la produzione, lo stoccaggio, la vendita e l’uso di bombe a grappolo, che non sono certamente armi di difesa! Anche da queste pagine, ci permettiamo di chiedere di ripensarci.

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